Due giorni dopo l’uscita del nuovo iPhone 3G S, a mente fredda, la domanda potrebbe nascere nella mente di parecchi utenti. Perché acquistare il nuovo iPhone? O magari, perché non spendere di meno e acquistare il “vecchio” iPhone 3G?
Proviamo a dare qualche risposta a queste domande. Segnaliamo sin da subito che su Webnews ci siamo posti il problema opposto: perché non acquistarlo.
Non possiamo partire con questa analisi se prima non abbiamo visto i punti di forza dell’iPhone: semplicità d’uso, ottima esperienza d’uso, immediatezza, design e un ottimo App Store, in grado di sfornare continuamente applicazioni.
In pratica il nuovo iPhone si chiude qua; stiamo parlando di un’ottima soluzione software e di un buon design. Sì, perché per quanto riguarda le prestazioni e l’hardware, come l’iPhone, di smartphone, se ne trovano a bizzeffe.
Escludo l’immediatezza e la semplicità d’uso, che sicuramente non sono da trascurare, ma rivolgendomi a utenti esperti, penso che questi siano aspetti trascurabili. Mi concentrerei quindi sugli altri aspetti, sicuramente più importanti.
L’esperienza d’uso è (risaputo) ottima. In pratica il sistema operativo messo in piedi da Apple ha creato uno standard, replicato poi da altri OS (Windows Mobile 6.5 compreso). Le icone nelle schermate sono quanto di più semplice si possa fare, eppure mai nessuno ci era realmente arrivato.
Il sistema operativo del melafonino rende l’intero smartphone governabile in modo intuitivo e con pochissimo impegno.
Tralascio il browser (Safari) e il ridimensionamento delle pagine Web, che anche a una dimensione minuscola sono semplicemente perfette. Mai prima di iPhone si era vista una resa così.
Il design è pane per Apple; a Cupertino ne capiscono e ogni prodotto, da questo punto di vista, ha un suo perché. Inutile stare qui a dibattere se è meglio o peggio di altre soluzioni. Semplicemente l’iPhone, da questo punto di vista è il must: tanto spazio per il display, spessore trascurabile, linee morbide, spreco zero e stile cool.
Infine l’App store, ultimo punto trattato ma in cima per importanza. Oggi, dopo che gli altri smartphone hanno raggiunto il livello hardware e (parzialmente) software dell’iPhone, il vero valore aggiunto che rimane all’iPhone è l’App Store.
Il negozio digitale di Apple sforna ogni giorno migliaia di applicazioni e c’è una soluzione per qualsiasi cosa. Grazie all’App Store, l’iPhone estende potenzialmente all’infinito le proprie possibilità.
Parafrasando lo spot, c’è un’applicazione per tutti i propri desideri. Inoltre, grazie alla categoria games, l’iPhone diventa una console portatile in grado di competere con PSP e Wii, soprattutto il nuovo device che (fidandoci di Apple) è il doppio più veloce e potente; la nuova configurazione sembra realmente pensata per i giochi che richiedono sempre più potenza di calcolo.
Tornando all’App Store, Apple si è scavata un vantaggio che difficilmente gli altri riusciranno a colmare. Da Cupertino hanno messo in piedi solo il sistema, ad alimentarlo ci pensano i programmatori indipendenti, a caccia di qualche spicciolo, a sfruttarlo ci pensano gli utenti, avidi di funzionalità. Ad Apple non rimane che “guardare” e guadagnare.
Detto ciò, di nuovo, segnaliamo che su Webnews abbiamo valutato le debolezze dell’iPhone 3G S.