«Per evitare la confusione sulle identità, Twitter sta sperimentando la nuova funzione “Verified Account”». Annunciata alcuni giorni fa, la nuova iniziativa della famosa piattaforma per il microblogging per disincentivare la presenza di profili fasulli delle celebrità entra nella sua fase operativa, rigorosamente in beta test. Gli account verificati saranno contraddistinti da un piccolo simbolo per aiutare gli utenti a distinguere con maggiore facilità i profili autentici da quelli fasulli.
«Con questa nuova funzione puoi facilmente vedere quegli account che sappiamo essere reali e autentici. Ciò significa che siamo stati in contatto con l’individuo o il soggetto rappresentato dall’account e che abbiamo verificato sia stato approvato» si legge nel comunicato da poco diffuso da Twitter. La nuova funzionalità indica dunque l’effettiva appartenenza del profilo al soggetto indicato dall’account, ma naturalmente non può garantire che i tweet siano poi inviati realmente dal dato personaggio famoso, che spesso delega ad altri tale incombenza. Inoltre, l’assenza del simbolo di un “Verified Account” da una pagina di Twitter non implicherà automaticamente la presenza di un profilo fasullo, poiché per stessa ammissione dei responsabili della piattaforma monitorare tutti gli iscritti sarebbe un’impresa a dir poco improba.
Per la prima fase sperimentale, Twitter ha selezionato un numero ristretto di profili appartenenti a personaggi famosi, società e istituzioni colpiti dalla costante presenza di numerosi account fasulli nel corso degli ultimi mesi. La dichiarazione di account verificato dovrebbe disincentivare gli utenti dal creare nuovi fake, ma l’effettiva efficacia della nuova funzione potrà essere verificata solamente nel medio periodo, da qui la scelta di condurre l’esperienza in via del tutto sperimentale tramite un beta test. Gli account verificati comprendono al momento alcuni dei profili più seguiti su Twitter, come quelli appartenenti alla conduttrice di talk show Oprah o al governatore della California Schwarznegger.
Il nuovo corso in fase di sperimentazione dovrebbe riportare un po’ di ordine tra le pagine e i profili di Twitter. L’impossibilità di poter verificare tutti gli account sospetti potrebbe però ingenerare non poca confusione tra gli utenti, specie per quei profili non segnalati come “Verified Account” eppure realmente gestiti da una celebrità o da una importante istituzione. Nel caso di tale eventualità, è lo stesso portale per il microblogging a suggerire un semplice esercizio di buonsenso: «Una cosa che puoi fare se non abbiamo verificato un account sul quale hai dei dubbi è quella di controllare il sito web ufficiale della persona e vedere se contiene un link verso il suo profilo su Twitter. Ricorda comunque che la mancanza di un link non implica necessariamente che il profilo sia fasullo».
Oltre al fenomeno dei falsi account, nell’ultimo periodo Twitter ha assistito a un sensibile aumento delle attività di scamming e spamming sulle sue pagine. Sfruttando il crescente successo del social network, specialmente negli Stati Uniti, numerosi utenti malintenzionati hanno creato profili ad hoc per raccogliere un gran numero di “follower”, ai quali sono stati poi suggeriti link verso siti web appositamente concepiti per mettere in atto frodi o diffondere malware.
Per portare a segno i loro attacchi, i truffatori sfruttano l’ingenuità degli utenti meno esperti e poco avvezzi all’informatica giunti su Twitter per provare la moda del momento. Sono poi sufficienti un invito e il suggerimento di qualche link per portare a termine l’attacco all’insaputa dell’utente poco avveduto. Il fenomeno risulta essere in sensibile crescita e spingerà probabilmente i gestori di Twitter a studiare nuove soluzioni per arginare il problema e offrire maggiori garanzie ai loro utenti.
Preoccupazioni analoghe sullo scamming e la creazione di profili fasulli si registrano anche dalle parti di un altro importante social network: Facebook. A partire da domani (13 giugno), gli utenti avranno la possibilità di indicare una nuova URL contenente il loro nome e cognome o uno pseudonimo per essere rintracciabili più facilmente all’interno dello sterminato portale sociale. Secondo alcuni osservatori, nelle prime ore per l’assegnazione delle nuove URL molti utenti malintenzionati potrebbero registrarsi utilizzando il nome di celebrità e società famose, così da avere un indirizzo web su Facebook maggiormente spendibile per portare a termine le loro attività fraudolente. Il processo di transizione verso le nuove URL potrebbe in alcuni casi rivelarsi meno indolore del previsto.