Nel recente convegno milanese dedicato all’enterprise 2.0, oltre al già commentato intervento di Ross Mayfileld si sono susseguiti numerosi altri momenti di analisi dello scenario dell’Enterprise 2.0.
David Terrar, una delle figure internazionali più nota nel campo del 2.0 applicato alle aziende, ha parlato nel suo intervento del valore dell’Enterprise 2.0 per le piccole e medie aziende. Uno dei concetti chiave affrontati riguarda il rapporto di aspettative e attese tra il nuovo consumatore e l’azienda che realizza e comunica prodotti. In questo contesto, la regola del “9x” sembra utile per interpretare il mutato rapporto tra consumatore e azienda e, inoltre, per identificare il reale valore delle soluzioni 2.0 per le aziende.
In sintesi, la spiegazione dettagliata dei concetti che seguono è visualizzabile online: 9x è il fattore di moltiplicazione che indica quanto migliori devono essere i nuovi prodotti rispetto ai precedenti. Il consumatore ha infatti aspettative sempre maggiori (almeno 3 volte secondo la teoria esposta da Terrar), mentre dall’altra parte l’azienda sopravvaluta (sempre di almeno 3 volte) i benefici delle proprie soluzioni. Moltiplicando i fattori di distanza tra le due percezioni, si ottiene quel 9x che Terrar dichiara essere in moltiplicatore qualitativo indispensabile per spingere le persone e le aziende ad adottare nuove soluzioni rispetto alle precedenti.
Per portare un esempio, qualora venisse realizzato un nuovo YouTube da un concorrente di Google, questo dovrebbe essere 9 volte migliore perché le persone passino dal vecchio al nuovo prodotto.
Dato questo scenario teorico, ecco che le soluzioni per l’enterprise 2.0 e di marketing 2.0, fortemente improntate a estrarre idee e, in generale, a generare innovazioni che sono in linea con le aspettative dei consumatori, possono rappresentare la chiave di volta per ottenere successo nel mercato.