La Polizia Postale apre il Cnaipic

La Polizia Postale il ministro Maroni hanno da poco aperto ufficialmente il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic), concepito per proteggere le reti strategiche dal cybercrime e dal terrorismo
La Polizia Postale apre il Cnaipic
La Polizia Postale il ministro Maroni hanno da poco aperto ufficialmente il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic), concepito per proteggere le reti strategiche dal cybercrime e dal terrorismo

«Prevenire e reprimere i crimini informatici rivolti verso le infrastrutture critiche o di rilevanza nazionale». Questo l’obiettivo del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) istituito nell’estate del 2008 e reso ieri ufficialmente operativo dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Interno. La nuova struttura sarà principalmente indirizzata alla tutela delle banche dati e dei sistemi informatici utilizzati per la gestione dei servizi primari del Paese.

«L’istituzione del Cnaipic, che si avvale di tecnologie di elevato livello e di personale altamente qualificato, rappresenta uno strumento fondamentale per la sicurezza del Paese, in grado di gestire le indagini e i modelli operativi su base nazionale e di monitorare anche i collegamenti verso l’esterno» ha dichiarato il ministro Roberto Maroni nel corso dell’inaugurazione della nuova infrastruttura. Il nuovo centro della Polizia Postale lavorerà in stretto contatto con le principali società che erogano e gestiscono i servizi di primaria importanza legati all’energia, alle telecomunicazioni, alla finanza e naturalmente alle reti dei trasporti di beni e persone.

Il Cnaipic potrà fare affidamento su due settori principali, uno tecnico e uno operativo, nei quali lavoreranno agenti formati per effettuare operazioni di controllo, prevenzione e repressione delle attività illecite online. Grazie al previsto organico, il centro sarà operativo 24 su 24 e potrà svolgere operazioni in collaborazione con gli organi di polizia di una cinquantina di paesi su scala globale.

«Difendere la collettività oggi non può prescindere dall’attenzione a tutta la gamma possibile di minacce, anche quelle che interessano il mondo virtuale» ha dichiarato il capo della Polizia di Stato, Antonio Manganelli, ricordando come un attacco perpetrato ai sistemi italiani possa inevitabilmente implicare complicazioni anche per le reti di altri stati nazionali. Da qui la necessità di mantenere un alto grado di collaborazione e coordinazione con gli organi di polizia all’estero impegnati nella prevenzione e nel contrasto del cybercrime.

Il progetto di creare un centro ad hoc per affrontare le possibili minacce e difendere le “infrastrutture critiche” era stato elaborato per la prima volta all’interno del famoso decreto Pisanu (dl 144/2005), concepito principalmente per far fronte ai problemi e ai rischi sollevati dal terrorismo internazionale. Nel gennaio del 2008 il progetto prese ulteriormente corpo attraverso l’individuazione delle infrastrutture da sottoporre a maggiore tutela da parte delle forze dell’ordine.

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