Steve Ballmer, ovvero parole pesanti. Spesso provocatorio, la sua posizione è tale per cui ogni virgola è suffragata da milioni di dollari di investimento. Ed ogni parola diventa giocoforza influente. Steve Ballmer parlò, di nuovo, delineando il futuro che ci aspetta ed il modo con cui Microsoft intende andargli incontro. Con una certezza: tutto, ma proprio tutto, sarà online.
L’occasione è quella del Cannes Lions International Advertising Festival, ove il pubblico è particolarmente recettivo e dove probabilmente il CEO di Redmond ha interesse ad attirare attenzione sulla propria propensione al cambiamento ed all’innovazione. Infatti, secondo Ballmer, tutto sta per cambiare e Microsoft è pronta a raccogliere la sfida: entro 10 anni l’intero mondo dei media sarà fagocitato dalla Rete. «Non ci saranno i giornali, i magazine ed i programmi tv tradizionali. Non ci saranno comunicazioni personali e sociali offline separate. In 10 anni tutto sarà online. I contenuti statici non ci saranno nel futuro».
Relativamente al presente rimane evidente ancora un problema strutturale basato sulla difficile sostenibilità del modello radicato sull’advertising. La crisi economica, quindi, giunge a spazzare via il modello vecchio mentre è in fase di definizione il prossimo. Secondo Microsoft non si tratta però di un “crollo”, quanto più di un “reset”: «Non penso che siamo in una fase di recessione, penso che abbiamo avuto un reset. Una recessione implica arretramento ed i nostri piani non partono da questo presupposto». Reset, rimbalzo e ritorno alla crescita.
La borsa sembra confermare, pur con tutte le influenze esterne del caso, questo punto di vista: le azioni Microsoft son tornate a crescere fin dal giorno in cui Bing ha visto la luce e dopo 1 mese il guadagno è già del 20%. Sta per arrivare, nel frattempo, la nuova era di Windows 7 e la stagione natalizia che tutto accelera. I timidi segnali positivi provenienti dal mercato sono una indicazione incoraggiante, ma Microsoft ha molti versanti su cui combattere.
Relativamente a Yahoo rimane in auge l’ennesimo nulla di fatto. Microsoft continua a mantenere aperto l’interesse per la controparte, ma nulla si muove. Non sarà acquisizione, questo è certo, ma le trattative per una possibile partnership rimangono aperte. Carol Bartz parla di rebranding ed annuncia grande intraprendenza, ma la realtà dei fatti è quella di un motore in declino e di una continua pressione Microsoft per rilevare gli spazi promozionali che le ricerche su Yahoo offrono.
Steve Ballmer parlò per spiegare che Microsoft sta investendo in ogni campo perchè crede che un nuovo periodo di crescita stia per arrivare. Il pessimismo sembra essere messo da parte. L’operazione di buyback annunciata da Microsoft nei mesi scorsi (operazione supportata per la prima volta da emissione di bond) era probabilmente il primo indicatore di quello che oggi il CEO conferma pubblicamente: la fiducia potrebbe essere tornata.