Apple potrebbe presentarsi dopo l’estate con due nuovi progetti tra le mani. Il primo è incentrato sulla musica e sulla necessità di rilanciare i margini per le etichette; il secondo è una conferma relativa all’ipotesi di un tablet con la mela. Soprattutto quest’ultimo progetto è destinato a sollevare parecchia curiosità, anche e soprattutto alla luce del prossimo arrivo della stagione natalizia nella quale un dispositivo similare potrebbe fare il botto mettendo nell’angolo i concept della concorrenza.
Il primo progetto è un «cocktail» progettato per tornare a dar peso al concetto di album musicale. Da tempo, infatti, la musica online cresce attorno ad un concetto più liquido della stessa, frammentato in piccoli file e spesso al di fuori del vecchio concetto di collezione univoca che anticamente prendeva forma negli LP o più recentemente nei CD. Nel momento in cui la musica viene scorporata dal supporto fisico, infatti, miliardi di brani sono stati scaricati contro pochi milioni di album. Il nuovo progetto potrebbe tentare di rilanciarne il significato ed il ruolo inglobando nell’album stesso una sorta di corredo software in grado di proporre testi, immagini e materiale aggiuntivo in allegato ai brani. I fans potranno insomma avere un prodotto a tutto tondo, qualcosa in grado di andare oltre la semplice somma delle singole canzoni.
Al lavoro sul “cocktail”, oltre ad Apple, anche quattro etichette quali EMI, Sony Music, Warner Music e Universal Music Group. L’acquisto dell’album ne permetterebbe la riproduzione come entità a sé stante, senza un ritorno forzato all’iTunes Music Store. Il prezzo sarebbe variabile e l’album potrebbe contenere anche tracce aggiuntive escluse dall’acquisto singolo.
Il secondo progetto è già stato preannunciato da fonti cinesi poiché le componenti di un ipotetico tablet Apple già sarebbero in lavorazione (presso Foxconn, Wintek e Dynapack). Quel che aggiunge il Financial Times è il fatto che si tratterebbe di un progetto completamente incentrato sull’intrattenimento: dalla musica agli eBook, fino alla visualizzazione di contenuti video. La connettività potrebbe essere quella derivante dall’iPod Touch, mentre Apple potrebbe evitare capacità in stile iPhone per lasciare al device un prezzo accettabile ed una funzione specifica.
Schermo da 10 pollici circa, touchscreen, processore ARM, buona capacità di storage per l’archiviazione dei contenuti, visibilità ottimizzata per la fruizione dei file importati: tutto rimane nell’alveo della semplice ipotesi ma la copertura mediatica del Financial Times aggiunge nuove conferme ad una ipotesi in auge ormai da tempo. Andando oltre il “se”, insomma, rimane solo da capire il “quando”. E c’è già chi crede che possa configurarsi una nuova rivoluzione che farà dimenticare gli iPod dal core business di Cupertino.