«Il problema con Gmail dovrebbe essere risolto. Ci scusiamo per il disagio subito e ti ringraziamo per la pazienza e il continuo supporto»: 1 Settembre 2009, ore 23.37. Così Google mette fine ad una lunga serie di problemi che hanno attanagliato la casella di posta di Mountain View, creando disagi agli utenti e trovandosi nuovamente a rispondere dell’affidabilità del proprio servizio e, per estensione, del concetto stesso dei servizi di massa online (del quale fanno uso tutti i grandi gruppi, ma del quale Google ha creato una vera e propria corrente di pensiero).
31 Agosto, ore 20.12: «Siamo a conoscenza di un problema con Gmail che interessa un ristretto gruppo di utenti. Gli utenti interessati non sono in grado di accedere a Gmail». Il messaggio sulla Google Apps Status Dashboard ufficializza l’inizio dei problemi risoltisi soltanto oltre 24 ore più tardi (peraltro non i primi in questo anno tribolato nel quale Gmail è però uscito dallo status di beta). 20.28: «Il servizio Gmail è già stato ripristinato per alcuni utenti e prevediamo una risoluzione a breve per tutti gli altri utenti». Il problema attanagliava tanto gli utenti Gmail tradizionali, quanto i clienti Google Apps Premier Edition.
Il black-out del servizio si è esteso a macchia di leopardo ma a livello internazionale. Sebbene le indicazioni iniziali parlassero di un «ristretto gruppo», infatti, già sul Gmail Blog si è fatto riferimento a masse ben più consistenti di utenti coinvolti, il che avrebbe aggravato la situazione moltiplicando i disagi. Il post pubblicato spiega come anche gli stessi uffici Google abbiano sofferto del problema, condividendo la sorpresa e ringraziando per la pazienza.
Quel che Google non ha spiegato immediatamente è la natura, e quindi le cause, del problema. Gmail non risultava accessibile però soltanto via Web, mentre hanno continuato a funzionare senza problema alcuno gli accessi tramite protocolli POP e IMAP. Esclusi dal problema le altre Google Apps quali Google Talk, Google Calendar o Google Docs. Per i clienti Google Apps Premier Edition è prevista una estensione del periodo di abbonamento nel caso in cui problemi come quello vissuto da Gmail dovessero risultare inaccessibili per problemi tecnici. La spiegazione è giunta però a lavori conclusi: il black-out dovrebbe essere iniziato in seguito ad una convergenza eccessiva del traffico su alcuni server recentemente riconfigurati, il che avrebbe portato al collasso l’intera struttura. L’irraggiungibilità completa del servizio sarebbe durata 2 ore, prima di un progressivo ripristino che ha richiesto circa 24 ore di riassetto.