Si dice che nel 2005 la notizia della sua fuga verso Google avrebbe fatto volare sedie nell’ufficio di Steve Ballmer. Ora, a distanza di 4 anni, per Kai-Fu Lee è in arrivo un nuovo trasloco e questa volta la fuga è verso un’attività propria, al di fuori dei grandi colossi della ricerca.
La notizia è ufficiale da poche ore: Kai-Fu Lee, presidente di Google China, ha rassegnato le proprie dimissioni. Prenderanno il suo posto, congiuntamente, Boon-Lock Yeo e John Liu. Lee lascia Google China in ottima posizione: oggi il motore raccoglie circa il 20% delle query del paese occupando il secondo posto dietro l’ingombrante presenza di Baidu (che ad oggi detiene il 76% del mercato). Alla concorrenza, come è facile evincere, rimangono solo le briciole.
«È giunto il momento di passare al prossimo capitolo della mia vita», ha spiegato Lee. La sua storia in Google termina nella quiete, ma iniziò nella tempesta. Prima del 2005 Lee era infatti un dipendente Microsoft (peraltro in precedenza già occupato nel gruppo Apple) e, nel momento in cui il contratto con Redmond arrivò al termine, Lee passò direttamente al rivale Google mandando così su tutte le furie i vertici dell’azienda di provenienza. Microsoft intentò causa, chiedendo che Lee non potesse lavorare in Google per evitare che potesse portarvi informazioni delicate. Google controaccusò Microsoft, prolungando la battaglia e lasciando per vari mesi Lee sospeso tra i due colossi.
La soluzione giunse a fine 2005 con un accordo privato tra le parti del quale non si è mai saputo il contenuto. Dal 2006 Lee ha potuto lavorare ufficialmente in Google ed ha permesso al gruppo di far crescere senza soluzione di continutà la propria influenza in Cina.