Avevamo anticipato più volte che moltissimi operatori di telefonia mobile erano sul punto di imporre pesanti limitazioni ai propri collegamenti dati. In particolare avevamo sottolineato che sarebbe stato colpito prevalentemente il settore del VoIP. I gestori infatti recriminano che l’uso di Skype e simili sulle reti mobili tenderebbe a saturare la banda disponibile penalizzando tutti gli utenti.
Inoltre sottovoce si sussurra che i gestori non vedono di buono occhio l’uso di tecnologie di terze parti per effettuare le telefonate. In sintesi se hai una SIM di un gestore qualsiasi dovrai chiamare con lui e non chiamare con Skype o altri sfruttando la linea dati del gestore.
Detto fatto anche in Italia dopo alcuni casi esteri siamo arrivati ad un primo blocco grazie a Vodafone che ha inserito alcune limitazioni ad hoc.
La notizia arriva da un forum dove un cliente Vodafone si è visto recapitare una fattura in cui sono specificate le nuove condizioni applicate ai collegamenti dati, condizioni già visibili anche sul sito Vodafone.
In sintesi dal 20 novembre l’uso di client VoIP tramite rete dati Vodafone potrà avvenire solo tramite specifici piani tariffari e non indistintamente.
Probabilmente verranno anche creati profili ad hoc. Ma non finisce qui perché sempre dal 20 novembre verranno inseriti filtri sul P2P. Lo scopo è quello di evitare saturazioni di banda create da chi usa con frequenza Emule o programmi similari.
Se quest’ultima variazione può in un certo senso essere compresa, la prima no, perché va a ledere il principio della net neutrality.
Ricordiamo infatti che poco tempo fa, Skype ha chiesto aiuto alla Commissione Europea per impedire che il suo servizio VoIP venisse messo al bando dagli operatori.