Adobe ha aperto il portafoglio ed ha messo sul tavolo 1,8 miliardi di dollari per acquistare la piena titolarità del gruppo Omniture. Trattasi di un’operazione di evidente importanza, che andrà a pesare in modo consistente sulle casse del gruppo, ma che al contempo offre nuove opportunità di guadagno per un brand che vede progressivamente depauperarsi il potenziale delle attività e dei prodotti in essere. Si tratta però di una operazione da interpretare in prospettiva, con Adobe pronta a riformulare la propria offerta per mettere nelle mani dei clienti prodotti più completi ed in grado di adattarsi alle esigenze dello sviluppo odierno.
All’atto di annunciare l’operazione di acquisto, Adobe ha anzitutto indicato le cifre relative alla trimestrale di cassa: il trimestre si chiude con un introito netto di 136 milioni di dollari, in calo del 29% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente nel contesto di entrate lorde in calo del 21%.
Omniture offre strumenti “software-as-a-service” per l’analisi del traffico web in real-time, servizio che Adobe dovrebbe ora integrare nelle suite già disponibili aumentandone il valore relativo e moltiplicando le possibilità di introito. Secondo l’opinione degli analisti trattasi di una buona iniziativa, oltretutto realizzata nel momento probabilmente migliore alla luce di una possibile ripresa economica che potrebbe far lievitare le quotazioni, ma trattasi al tempo stesso di una acquisizione conclusasi ad un prezzo opinabile. Adobe, infatti, ha riconosciuto ad Omniture 21.50 dollari per azione quando ci si sarebbe potuti attendere una transazione ad un prezzo di inferiore (le azioni valevano prima dell’annuncio poco più di 17 dollari). Le azioni Omniture chiudono pertanto la giornata in forte rialzo, mentre Adobe passa in negativo nell’after-hour perdendo poco più del 4% dopo una giornata vissuta in positivo.
Cosa intenda farsene Adobe di Omniture è chiaro nelle parole del CEO Shantanu Narayen: «Gli utenti Adobe guardano a noi in cerca di soluzioni per monetizzare i propri contenuti e le applicazioni online. Questa è una cosa che cambia i giochi tanto per Adobe quanto per i suoi utenti. Permetteremo ad advertiser e media company di realizzare il pieno valore dei loro asset digitali». Il grande passo è in questa annunciata integrazione tra la creazione dei contenuti/servizi ed il tracciamento/monetizzazione degli stessi: l'”arte” della creazione si fonderà con la “scienza” del calcolo. Secondo Forrester questo tipo di approccio è destinato a modificare il rapporto tra gli utenti ed i contenuti nella misura in cui l’utente assumerà maggiore consapevolezza sul modo in cui i contenuti stessi vengono fruiti. La web analytics si farà più pervasiva ed intuitiva, le valutazioni in real-time avranno forte impatto sulle attività e la rete è destinata a fare i conti con l’influenza di Adobe e le sue odierne scelte strategiche.
Omniture conta oltre 1200 dipendenti, i quali diverranno parte integrante del gruppo Adobe entro la fine dell’anno fiscale 2009, previo consenso all’operazione di acquisto da parte delle autorità di controllo.