Google Sidewiki è l’ultima novità partorita dai laboratori di Mountain View. L’intento in questo caso è quello di costruire un grande calderone trasversale per i commenti, tale per cui per ogni singola pagina sul web possa avere una propria area parallela nella quale l’utente può lasciare traccia del proprio passaggio. Il tool funzionerà a prescindere dalla volontà di chi cura la pagina stessa, poiché Sidewiki nasce come uno strumento oggi incluso nella Google Toolbar ed in futuro proiettato anche ad essere integrato all’interno di Google Chrome.
Sidewiki raccoglierà i commenti lasciati dagli utenti e li metterà a disposizione di chi, successivamente, giungerà sulla stessa pagina. L’ordine di comparsa dei commenti, però, non sarà cronologico: un apposito algoritmo tenterà di ordinare in real-time gli interventi secondo parametri qualitativi e relativi alla contestualità dei contenuti. Il New York Times segnala l’importante concomitanza di altri servizi per molti versi similari, tutti però pressoché sconosciuti. Google ha la massa critica e le qualità per cambiare le regole del gioco, però: come in ogni servizio basato sull’interazione tra i componenti, il quantitativo dei partecipanti sarà cruciale nel favorire e nell’incoraggiare le attività.
Per iniziare fin da subito ad usare Google Sidewiki è possibile scaricare l’apposita versione della Google Toolbar per Internet Explorer o Firefox:
Le informazioni immesse a complemento dei contenuti del sito compariranno su di una finestrella laterale. Trattasi di un vero e proprio retrobottega (il “lato wiki”) che Google apre sulla Rete, ma che la Rete potrà gestire utilizzando le API immediatamente disponibili. Non si tratta quindi di un calderone chiuso, ma di una piattaforma aperta che ogni sito web potrà conseguentemente utilizzare con gli strumenti disponibili. Con le API, ad esempio, sarà possibile raccogliere tutte le informazioni relative ad un sito web, elencare quelle relative ad uno specifico autore, oppure creare un gadget per portare i contenuti stessi direttamente online. In attesa di valutare l’impatto che lo strumento avrà sul web (partendo da una base potenziale di milioni di utilizzatori della toolbar), sorge il sospetto per cui Google abbia costruito un servizio potenzialmente pervasivo che potrebbe diventare una sorta di standard dei commenti in Rete.
Un esame critico per Sidewiki sarà nell’applicazione sui siti di informazione. Google, a tal proposito, indica i pareri favorevoli dagli editori consultati, il che potrebbe portare ad applicazioni specifiche dello strumento in questo ambito particolaremente delicato.