Lo scorso giugno, il Palm Pre ha segnato l’avvento del primo smartphone (iPhone escluso) in grado di sincronizzarsi con iTunes, proprio come se fosse un iPhone o un iPod. Apple ha tempestivamente bloccato questa funzione, tuttavia Palm ha tentato diverse volte di superare i limiti imposti da Cupertino. USB Group, l’organizzazione preposta alla standardizzazione del formato USB, ha espresso opinione favorevole nei confronti dei blocchi imposti da Apple.
L’intervento di USB Group deriva dalla condotta non propriamente corretta di Palm. La società, in seguito del primo blocco imposto da Apple, ha deciso di implementare un escamotage nel software per permettere la sincronizzazione con iTunes. Il sistema, infatti, emula lo stesso hardware vendor code proprietario di Apple, in questo modo il player multimediale di Cupertino riconosce lo smartphone esattamente come fosse un iPhone.
USB Group ha, di conseguenza, intimato Palm a cessare ogni utilizzo illecito del codice proprietario Apple, in quanto in evidente violazione delle norme standard previste dall’organizzazione. Inoltre, Palm avrà una settimana di tempo per spiegare le proprie motivazioni e, ovviamente, per correggere la violazione.
Derick Mains, portavoce di Palm, ha sottolineato come l’azienda sia fortemente convinta che non debbano esserci limitazioni riguardo il libero l’utilizzo dei formati multimediali di iTunes. Il portavoce Apple Tom Neumayr, invece, ha liquidato la questione con un secco no comment.