Neelie Kroes è visibilmente soddisfatta: Microsoft ha ottemperato a tutte le ultime richieste della Commissione, ha plasmato più volte la propria proposta relativa al ballot screen per il download dei browser alternativi a Internet Explorer, ed ora tutto sembra andare in porto chiudendo una volta per tutte una questione ormai decennale.
In conferenza stampa la Kroes ha spiegato che anche l’ultima proposta è stata inviata ad una serie di consulenti privati nel mondo dell’industria, dei produttori hardware e tra i consumatori, così da avere un ultimo feedback sul grado di soddisfazione conseguente. «Senza scelta la competizione muore, e senza competizione muore l’innovazione. Questo caso non è solo relativo alla competizione di oggi, ma anche alla competizione ed innovazione di domani, del prossimo mese, del prossimo anno»: la Kroes alza i toni per quello che è un accordo importante che sigilla la vittoria dell’antitrust europeo sul gruppo statunitense.
L’ultima proposta, quella che arriverà sul mercato, vede un ballot screen con 12 spazi a disposizione per i 12 maggiori browser disponibili per piattaforma Windows. Sebbene ad oggi siano soltanto 5 i nomi principali, l’offerta potrebbe presto aprire a nuove offerte di mercato e pertanto ogni nuovo protagonista potrà avvalersi di uno spazio semplicemente dimostrando di avere già una certa diffusione nell’area europea. Inevitabilmente saranno presenti Firefox, Chrome, Safari e Opera, con quest’ultimo nome a festeggiare oggi la conclusione di una vertenza aperta proprio su denuncia proveniente dal gruppo nordico (sebbene siano giunte proprio dal gruppo stesso le ultime contestazioni circa la formulazione finale del ballot screen).
Il ballot screen si aprirà anzitutto con una spiegazione circa il ruolo e la funzione del browser (nozione comune ai più, ma non a tutti), quindi proporrà la lista delle proposte con tanto di pulsante di approfondimento per ogni singolo prodotto. La Kroes ha altresì sottolineato come Microsoft non potrà discriminare software o produttori in funzione della scelta del browser, pertanto la Commissione si conferma vigile sul caso anche nei mesi a venire.
Entro il 7 Novembre i feedback dei consulenti interrogati dovranno essere depositati presso la Commissione. La Kroes, da tempo decisa a portare a termine la questione prima della scadenza del proprio mandato, ha però ormai i sigilli pronti: la questione appare definitivamente chiusa.