Un appello per la Net Neutrality. E 24 firme. Ma non firme qualunque. Nell’elenco è rappresentato tutto il mondo del Web che conta, due dozzine di aziende che assieme concentrano gran parte delle attività che oggi l’utenza compie online. Flickr, Facebook, Amazon, Google, Mozilla, Twitter, OpenDNS, YouTube, Sony, Twitter, Digg ed altri ancora. Tanti mittenti, ma un solo destinatario: Julius Genachowski, Presidente della Federal Communication Commission.
«Le stiamo scrivendo per esprimerle il nostro supporto per il suo annuncio secondo cui la Federal Communications Commission inizierà un processo per l’adozione di regole che preservino l’apertura di Internet. Crediamo che un processo che esprima regole basilari sia necessario per assicurare che la rete rimanga un motore strategico per la crescita economica, l’innovazione e la competitività globale. Per la maggior parte della storia di Internet, le regole della FCC hanno assicurato che i consumatori avessero la possibilità di scegliere i contenuti ed i servizi che volevano tramite le connessioni a Internet. Imprenditori, tecnici e venture capital hanno fino ad oggi sviluppato nuovi prodotti e servizi online con la garanzia di neutralità, non discriminazione nell’accesso e hanno alimentato un’era senza precedenti per crescita economica e creatività».
La lettera a Genachowski parla del passato come l’epoca dell’oro, il tutto grazie alla libertà che ha permesso a chiunque di scrivere su di un foglio bianco, senza limitazioni. Il rischio di vedere la Rete limitata e vincolata da troppi lacci rappresenta un timore che 24 grandi aziende non intendono tollerare: «una rete aperta alimenta un mercato competitivo ed efficiente, dove i consumatori hanno l’ultima scelta sui prodotti che devono avere successo e quelli che devono fallire. Questo permette ai business di ogni dimensione, dalla più piccola start-up alla grande corporation, di competere […]. La leadership americana nella tecnologia è dovuta, in larga parte, all’apertura di Internet. Applaudiamo la vostra leadership nell’iniziare un processo di sviluppo di regole che assicurino la protezione di quelle qualità che hanno permesso il grande successo di Internet.
Firme in calce alla lettera alla FCC
Le 24 firme contraddistinguono il fermo appoggio alla FCC da parte della Open Internet Coalition e rappresentano una azione di lobby che va bilanciare le lettere preoccupate di imprenditori e politici preoccupati per il modo in cui nuove regole di Net Neutrality possano impattare sugli investimenti profusi sulla rete dai grandi gruppi del settore (le telco, soprattutto). Da una parte l’interesse di chi ha messo moneta, dall’altra l’interesse di chi intende sviluppare il proprio mercato partendo dalle infrastrutture esistenti e senza essere vincolato a posizioni ingombranti, regole studiate per preservare lo status quo o regolamenti pensati per sigillare il mercato. La FCC ed i suoi propositi di regolamentazione si posizionano nel mezzo di queste due fazioni per le quali il controllo della Rete è oggi l’oggetto del contendere.