«Il trimestre più profittevole di sempre»: così il gruppo ha riassunto i numeri dell’ultima trimestrali Apple. Le attese erano positive e Cupertino ha saputo andare anche oltre riportando entrate per 9.87 miliardi di dollari e profitti netti da 1.67 miliardi (gli analisti limitavano le proprie previsioni a 9.1 miliardi di entrate e 1.3 miliardi di netto). Un anno prima le entrate raggiungevano quota 7.9 miliardi e il netto si fermava a 1.26, il che rispecchia una crescita del 47% anno su anno.
Le unità iPhone vendute sono state 7.4 milioni (+7%), mentre in crescita sono anche le distribuzioni Mac (3.05 milioni, +17%) sulla scia delle vendite che anticipano tradizionalmente l’inizio dell’anno scolastico. Globalmente il gruppo spiega di aver mai venduto tanti Mac ed iPhone prima d’ora, il che fa il paio con le buone performance della Apple Tv per trainare al rialzo il bilancio Q3. Le uniche cifre problematiche giungono dal comparto iPod: le vendite del player di Cupertino sono infatti in calo dell’8%, confermando una parabola ormai giunta al proprio climax e pronta ad intraprendere la fase discendente del proprio ciclo di vita. Bene solo gli iPod Touch: il più avanzato dei player cresce del 100% anno su anno.
Quando la crisi economica è iniziata, molti analisti hanno puntato il dito contro Apple indicandone la fragilità dovuta ai prezzi praticati per i propri device. Apple ha dimostrato invece di saper uscire a testa alta dal momento difficile e l’ultima trimestrale vede le azioni AAPL crescere nelle contrattazioni after-hour del 6.6% volando per la prima volta oltre quota 200 dollari (la quotazione andrà però confermata durante le contrattazioni odierne). Da inizio anno, comunque, il valore è ormai più che raddoppiato.
Le nuove sfide sono oggi dettate dalla concorrenza. Mentre Microsoft si ripropone al mercato forte di Windows 7, l’esercito del mobile ha ormai preparato il necessario per sfidare l’iPhone con touchscreen di ogni tipo, con nuovi accordi commerciali e con Android a minacciare da vicino il concept di Cupertino. Ma dai numeri del gruppo è possibile evincere anche un’altra evidenza: i consumatori sono tornati a spendere. Se così sarà, quel che la concorrenza toglie il mercato restituisce, il che non potrebbe che significare note positive per l’intero comparto con accento particolare per i grandi gruppi che ne sapranno trainare la ripresa.
Per il prossimo trimestre Apple si attende entrate tra 11.3 e 11.6 miliardi con un netto diluito da 1.70/1.78 dollari per azione. I consumatori, invece, attendono da tempo altro: il fantomatico tablet non crea ancora introito, ma i rumor sono già alle stelle da tempo.