Il 27 Ottobre sarebbe dovuto nascere il nuovo polo Microhoo. La stretta di mano tra Carol Bartz e Steve Ballmer doveva sancire la nuova partnership tra i due gruppi, alleanza che avrebbe portato Bing tra i risultati della ricerca su Yahoo ed avrebbe inoltre offerto a Microsoft un mercato più ampio per la gestione degli annunci pubblicitari. La scadenza è però passata e le trattative non sono ancora terminate. Anzi, i due gruppi hanno concordato la necessità di prorogare la deadline e continuare a discutere del proprio futuro insieme.
I dettagli trapelano da una comunicazione di Yahoo alla Securities and Exchange Commission: «Il 28 Ottobre Yahoo e Microsoft hanno concordato di estendere il periodo dei negoziati per un accordo sulla ricerca e sull’advertising […]. Le parti stanno lavorando diligentemente sulla finalizzazione degli accordi, hanno ottenuto buoni progressi e sono d’accordo nel voler raggiungere una conclusione il prima possibile». Nessuna rottura, quindi: semplicemente, data la vastità della partnership in ballo, anche i dettagli diventano aspetti fondamentali e necessitano di un concordato ampio e condiviso.
Quel che la SEC non ha ancora approvato, quindi, le parti in causa rinviano nel tempo. L’accordo è infatti ancora sotto valutazione al fine di mettere in risalto ogni possibile problematica a livello di antitrust. Microsoft e Yahoo, però, non pongono un limite alla trattativa: nessuna nuova scadenza è stata comunicata, il che sembra evidenziare una certa indecisione circa i tempi necessari per porre la firma definitiva alla nascita di Microhoo. L’unica indicazione proviene al di fuori del comunicato alla SEC: Microsoft ha confidato la fiducia di entrambe le parti nel raggiungimento di una base comune entro i primi mesi del 2010.
Negli ultimi giorni Carol Bartz si è confrontata con gli investitori ed ha spiegato con molta chiarezza la nuova linea del top management: «siamo caduti e ci vogliamo rialzare». La Bartz ha fatto appello all’orgoglio del gruppo ed ha preteso rispetto per la posizione che il brand ricopre sul Web. Yahoo, insomma, non deve perdere il proprio punto esclamativo ed intende invece ripartire da dove aveva lasciato la strada giusta anni or sono. La dipartita di Carl Icahn ha messo in mano alla Bartz il pieno comando delle operazioni: la Bartz ha subito dimostrato di voler reggere il timone e l’incoraggiamento per la ciurma era un passaggio obbligato. Quindi l’annuncio del rinvio del progetto Microhoo. Ora tutto è pronto: nuova organizzazione interna, nuova comunicazione, nuovi servizi, nuova homepage, nuovo motore di ricerca in arrivo. Dal 2010 ogni esame sarà decisivo per valutare la bontà del nuovo corso.