Un hacker tiene in ostaggio gli iPhone col jailbreak

Un hacker tiene in ostaggio gli iPhone col jailbreak

Un hacker olandese avrebbe scoperto il modo di intrufolarsi all’interno di numerosi iPhone resi vulnerabili dal jailbreak e dall’installazione di OpenSSH, e avrebbe chiesto ai proprietari un “riscatto” di 5? per ripulire il dispositivo. Allarme sicurezza sul jailbreak? No, però per certe cose ci vuole attenzione.

La notizia è venuta fuori quando i possessori degli iPhone violati dall’hacker hanno cominciato a descrivere il problema su questo forum. In buona sostanza, sugli schermi dei loro telefoni è apparso all’improvviso un messaggio in inglese che recita:

Il tuo iPhone è stato compromesso perché è vulnerabile. Per favore visita doiop.com/iHacked e libera il tuo iPhone ora! In questo esatto momento, ho accesso a tutti i tuoi file. Questo messaggio non sparirà finché l’iPhone non sarà reso sicuro.

Cioè, finché l’utente non avrà sborsato 5? per il, chiamiamolo così, servizio. E in effetti, tecnicamente l’hacker ha così accesso a chiamate effettuate, SMS e MMS, può far partire messaggi, mail o persino registrare intere conversazioni.

Ora, prima di trarre conclusioni affrettate e stigmatizzare il jailbreak, è bene sottolineare che il vero responsabile dell’accaduto è la disattenzione degli utenti. Il jailbreak, infatti, consente di avere accesso a tutti i file del telefono e permette l’installazione di software non originariamente previsto da Apple. Ma il problema è che la password di root (cioè quella che da pieno accesso all’iPhone) è nota da tempo a tutti, e nessuno di solito la cambia. Come dire, per evitare l’accaduto sarebbe stato sufficiente disattivare o disinstallare OpenSSH.

Insomma, niente isterismi e allarmi ingiustificati, ma solo una lezione per gli utenti più inesperti o sprovveduti: prima di usare una cosa, occorre informarsi compiutamente sui benefici e sui rischi che comporta. E ora, tutti a disattivare OpenSSH.

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