Gizmodo ha pubblicato (e non è la prima volta) alcune immagini destinate a riportare le attenzioni sul booklet Microsoft Courier. Il dispositivo, infatti, fa bella mostra di sé sulle illustrazioni che la stessa Microsoft avrebbe fatto pervenire a Gizmodo per illustrare le qualità di un device del quale fino ad oggi non era chiara neppure l’esistenza. Le illustrazioni confermano le caratteristiche precedentemente emerse dai rumor e spingono oltre nella definizione a tutto tondo di un prototipo sicuramente unico nel proprio genere.
Nessuna tastiera: gli input sono lasciati alle dita (superficie con touchscreen multitouch) o ad un pennino con il quale è possibile inserire testo che verrà automaticamente riconosciuto da un algoritmo proprio del dispositivo. Courier si profila come un “Infinite Journal“, un libercolo con due pagine che ne simulano infinite. L’interfaccia si sviluppa su due facciate intercomunicanti ed i vari contenuti verranno cercati e navigati sulle stesse nella posizione preferita dall’utente. Courier, però, non sembra volersi identificare come uno strumento per l’intrattenimento come potrebbe invece essere l’omologo tablet di casa Apple: la produttività (o meglio l’utilità spicciola quotidiana) sembra invece essere al centro della mission del prodotto, sul quale l’utente può indicare note, appunti, appuntamenti ed altro ancora per memorizzare ed elaborare in mobilità.
Il dispositivo avrà certamente la possibilità di connettersi al Web, ma ancora non è chiaro quale tipo di connettività sarà inclusa nel device. Quel che appare logico, invece, è l’inclusione di Courier all’interno dei “three screen” sui quali Microsoft intende d’ora in poi ragionare per portare i propri servizi tanto sui desktop, quanto sulle tv, quanto ancora in mobilità. La gestione dei contenuti in fase di navigazione sarà abilitata dalla concatenazione “Clip, Tuck, and Paste” con cui l’utente potrà prelevare i contenuti preferiti e quindi incollarli all’interno del proprio “Infinity Journal” virtuale.
Le immagini non lasciano spazio ad ulteriori speculazioni particolari, ma grande importanza sembra ricoprire la modalità di interazione che l’uomo e la macchina vengono ad avere. Nella transizione dalla carta ai bit, infatti, il pennino potrebbe rappresentare il filo comune che faciliterà il passaggio da una tecnologia a quella successiva. Courier, insomma, potrebbe riportare la penna nelle mani degli utenti offrendo loro il piacere della scrittura amanuense naturale, lontana dalle regole della “QWERTY” e con un rapporto maggiormente vicino ed istintivo tra le idee e la loro espressione.
Quel che caratterizza Courier in questa fase è la sua estrema differenziazione rispetto alle altre offerte (da Kindle a Nook, fino a Que o all’ipotetico tablet Apple). Microsoft ha detto due cose nelle ultime settimane: 1) non intende produrre un e-reader in stile Kindle; 2) ritiene mature le condizioni per veder sviluppato un tablet pc. Curier potrebbe non essere né e-reader, né tablet: una nuova categoria potrebbe nascere attorno al concetto funzionale che Microsoft vuol portare nelle mani degli utenti, con Courier pronto però ad arricchirsi di tutto ciò che l’interazione con il cloud possa rendere realizzabile.