In queste ultime ore spopola sulla rete un’inquietante novità proveniente dall’Australia: il primo worm per iPhone ora esiste, è stato soprannominato Ikee e colpisce soltanto i dispositivi col jailbreak. Niente timori, però, perché ci sono parecchi rimedi e sono tutti basati sul vecchio buonsenso.
Ricorderete l’hacker olandese che teneva in ostaggio gli iPhone attraverso OpenSSH. Bene, ora con lo stesso identico stratagemma, qualcuno è riuscito a mettere su un worm in grado di modificare lo sfondo del telefono con uno di Rick Astley, propagarsi su altri telefoni e infine disattivare il servizio SSH.
Di grossi danni, quindi, l’attuale versione del worm non ne produce. Tuttavia, l’allarme è ufficialmente lanciato e chi possiede un iPhone cosiddetto “jailbroken” deve urgentemente correre ai ripari. Il problema non nasce da una qualche falla nel software, ma dall’incuria degli utenti che, dopo aver installato e utilizzato OpenSSH, lo dimenticano attivo. Ciò non soltanto costituisce una minaccia (la password per accedere a tutti i file del telefono è nota) ma riduce oltretutto la durata della batteria.
Di rimedi ce ne sono diversi. Si può procedere, ad esempio, modificando la password di root. Oppure ancora, si può ricorrere ad applicazioni come SBSettings (disponibile su Cydia), che forniscono comode scorciatoie per disattivare o riattivare al volo servizi quali WiFi, Bluetooth, i sensori di movimento e molto altro oltre, ovviamente, ad OpenSSH. Infine, chi non ci avesse ancora pensato può semplicemente disinstallare OpenSSH: si fa prima e riduce a zero i rischi derivati dalla dimenticanza.