«Oggi siamo lieti di annunciare l’avvenuto acquisto di Gizmo5, una compagnia che permette telefonate basate su Internet grazie ad un software per telefoni mobili e computer». Nei giorni scorsi era cosa ufficiosa, ora è ufficiale: per una somma non dichiarata, ma comunque prossima ai 30 milioni di euro, Google ha fatto propria Gizmo5 ed ora scommetterà con maggior incisività sul mondo del VoIP.
Non è ad oggi chiaro cosa Google intenda fare con Gizmo5, ma i responsabili Wesley Chan e Craig Walker hanno precisato come i nuovi asset andranno a confluire in nuove features di prodotto per Google Voice. Quello che oggi è un servizio online che guarda ad Android, presto potrebbe dunque diventare un vero e proprio servizio di telefonia che, tramite Gizmo, inietterebbe nell’offerta Google le potenzialità di un servizio VoIP minore ma collaudato. A quel punto la sfida diretta a Skype sarebbe matura sotto ogni aspetto, con Gizmo a rappresentarne la versione “open” che, salendo sul carro di Mountain View, ha a disposizione tutto quanto necessario per fare un immediato e risoluto passo avanti.
Gizmo5, nel confermare l’avvenuta cessione della proprietà, ha interrotto la registrazione di nuovi utenti. Il servizio continuerà a funzionare per la vecchia utenza, quindi, mentre l’apertura di nuovi account rimarrà invece ferma fino all’apertura del nuovo Gizmo made in Mountain View.
L’introduzione del servizio a pagamento potrebbe peraltro aiutare Google anche nella risoluzione di alcune delicate vicende legali, con la Federal Communication Commission attiva da tempo nel verificare la corretta impostazione di Google Voice nel proprio approccio alle telecomunicazioni. AT&T, infatti, ha accusato Google di portare avanti servizi telefonici senza garantire la completa copertura del territorio; Google si è difesa circoscrivendo il numero degli account esclusi, e motivando il tutto con la necessaria garanzia della gratuità del servizio. Ora Google potrebbe avere in mano un’arma aggiuntiva con cui sfidare davvero le Telco, coprendo l’intero territorio USA in tutto e per tutto, aprendo alle chiamate internazionali e potendo monetizzare la presenza del client sui dispositivi di milioni di utenti.
Skype, che fino a pochi giorni or sono sembrava in dirittura d’arrivo per chiudere l’acquisto di Gizmo5, vede ora invece il servizio a disposizione della controparte. Nel frattempo il gruppo ha assunto personalità di spessore per sviluppare soluzioni avanzate in compatibilità con il protocollo SIP (Jonathan Rosenberg, nuovo Chief Technology Strategist, ne è co-sviluppatore). Skype parte da un recente record di 20 milioni di utenti connessi contemporaneamente sul client, ma la vera sfida inizia soltanto adesso.