Il browser è diventato un sistema operativo. La mutazione è avvenuta forzando la definizione dell’una e dell’altra cosa, agendo sotto una nuova filosofia, racchiudendo tutto sotto il brand “Google” e quindi aprendo al mondo open source l’immensa possibilità che viene a crearsi in questa alchimia. Ecco come Chrome è riuscito nella mutazione: nel nuovo progetto Google fa confluire gli ultimi anni di sviluppo, partendo dalle applicazioni online fino al browser, dando pertanto vita ad un concept del tutto nuovo e, ancora una volta, del tutto rivoluzionario. Se poi la rivoluzione sia o meno una sfida diretta al core business del grande rivale di Redmond, questo è tutt’altro discorso.
Il sistema operativo si riduce ad un semplice browser che permette l’avvio di un pc in soli 7 secondi. Non c’è nulla da caricare: semplicemente il browser e le funzioni vitali del sistema. Una volta avviato, ci si trova innanzi l’interfaccia classica di Chrome, e di qui è possibile avviare tanto la navigazione, quanto la ricerca online, quanto ancora tutta una serie di applicazioni che permettano le attività classiche di un’esperienza online: da Facebook a Twitter, fino a Gmail o altri servizi. L’apertura dei file sul sistema avviene anche in questo caso dal browser, facendo leva ad esempio sulle applicazioni online in grado di aprire i file Word, Excel o altri ancora (nella presentazione ci si è avvalsi anche di Windows Live, indicando nella concorrenza un punto di vantaggio che va a rinforzare il concetto stesso di Software-as-a-Service).
«Questo annuncio è in anticipo di un anno rispetto a quando Google Chrome OS sarà a tutti gli effetti disponibile e il motivo è che eravamo impazienti di coinvolgere la comunità di sviluppatori open source nel progetto. La sfida sta nello sviluppare una nuova concezione di computer, un dispositivo progettato appositamente per il web. Chromium OS dà infatti la possibilità a milioni di sviluppatori open source di contribuire al codice, condividere idee e progetti per aiutarci a plasmare una nuova forma di personal computing. Ci auguriamo di portare avanti i nostri documenti di progettazione e definire il sistema operativo attraverso i contributi della community. Velocità, semplicità e sicurezza sono i fondamenti di Chrome OS». Velocità, semplicità e sicurezza: e sono tutti aspetti che è il Web a rendere possibili, riducendo la complessità del sistema ed abilitando al tempo stesso una interazione più veloce (le qualità del browser lo permettono), più semplice (l’uso di un browser è l’unica capacità richiesta all’utente) e più sicura (gli standard del Web lo permettono).
Chrome OS non è ad oggi ancora disponibile per una prova, ma nel frattempo ne è già stato rilasciato il codice ed i primi documenti di progettazione: «Stiamo portando avanti il grande lavoro svolto dalla community open source e ci teniamo a ribadire la nostra gratitudine nei confronti di progetti open source come: GNU, Linux Kernel, Moblin, Ubuntu, WebKit e molti altri che hanno contribuito allo sviluppo di tecnologie aperte e collaborative. Vogliamo riconoscere il contributo di questi progetti e continuare a collaborare con loro».
Chrome OS è pensato per essere una alternativa ai sistemi tradizionali, ma parte ovviamente con obiettivi di basso profilo. Semplicemente, si presenta da un presupposto differente, cercando di ritagliarsi un ruolo di comprimario. Non è questione di alternativa: Chromium necessita di una base da cui partire, in attesa che gli sviluppatori e le condizioni tecniche permettano ulteriori evoluzioni. I netbook, in particolare, sono l’arena in cui Chrome intende sfondare: boot istantaneo, costo nullo, massima velocità, totale compatibilità con gli standard del Web.
Chrome ad oggi è questo: codice, promesse e suggestioni. Le specifiche hardware verranno precisate in seguito. Nel frattempo l’intera comunità degli utenti avrà il tempo per “digerire” la novità per capire fino a che punto potrà incidere quando farà la sua comparsa sul mercato a 2010 inoltrato.
Per ogni ulteriore informazione è disponibile il sito ufficiale del progetto Chromium, ove ogni evoluzione verrà d’ora in poi segnalata per arrivare alla release definitiva di quello che è il primo sistema operativo della storia pensato in tutto e per tutto per la Rete.