Per quanto si sia parlato moltissimo di Chrome OS e da qualche tempo girino in rete le video presentazioni ufficiali, per comprendere quali siano le reali potenzialità di questo nuovo sistema operativo non resta che provarlo con mano.
Utilizzando una macchina virtuale realizzata con il software VirtualBox di Sun, ho avuto modo di provare direttamente Chrome OS. La prima impressione è esattamente aderente a quanto spiegato durante le presentazioni ufficiali: Chrome OS è un sistema operativo “solo browser” per accedere ad applicazioni online.
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Andando più in profondità con il test, devo ammettere che, essendo abituato ad utilizzare diversi browser (tra cui Chrome) e moltissime applicazioni online, l’esperienza d’uso si è rivelata totalmente naturale e fluida. Immagino che per chi non ha confidenza con questi strumenti, l’approccio iniziale potrebbe essere più spigoloso.
Una sola piccola delusione è arrivata quando ho notato che la pagina di accesso alle applicazioni in realtà non è altro che un sistema dove compaiono icone grafiche associate a normalissimi link Web, quindi, per esempio, l’applicazione YouTube non è altro che un link al sito di YouTube. Peccato che, almeno al momento, la scelta di questi preferiti non sia personalizzabile dall’utente.
Considerando che la versione testata non è definitiva, ma dopo tutto essendo un sistema operativo cloud-based è probabile che non lo sarà mai, devo ammettere che Chrome OS mi ha convinto e, nello stesso tempo, mi ha fatto sperare che Google integri il proprio pacchetto di applicazioni Web con, magari, un hard disk virtuale.
In attesa di provarlo installato su un dispositivo ad hoc (il netbook sembra la piattaforma più adatta) il primo test è stato quindi più che positivo.