Tutti sanno che in Italia vige il Decreto Pisanu che sostanzialmente limita la diffusione dei punti d’accesso WiFi liberi in quanto obbliga il gestore degli hot spot a possedere i dati personali degli utenti e i loro log di connessione.
Nonostante mille proteste verso l’attuazione di questo provvedimento giudicato troppo restrittivo, il decreto è stato negli anni riconfermato nonostante molte iniziative atte a chiedere la liberalizzazione del WiFi. Ultima in ordine di tempo la “Carta dei 100 a favore del WiFi Libero“. Forse però adesso qualcosa sta per cambiare…
Arriva una proposta di legge dell’onorevole Cassinelli del PDL (bene specificarlo, proposta comunque bipartisan) che punta nella direzione di semplificare il processo di autenticazione e permettere la diffusione degli hot spot WiFi gratuiti, un settore questo dove l’Italia è molto indietro rispetto agli altri Paesi Europei.
Sostanzialmente la procedura di autenticazione dovrebbe sfruttare le SIM del proprio gestore di telefonia. In poche parole, collegandoci ad una rete senza fili aperta, dovremo loggarci inserendo il nostro numero di cellulare.
Riceveremo poi un codice via SMS che ci permetterà di sbloccare la navigazione Internet. In questo modo saremo comuque identificabili senza dover effettuare procedure complesse come la consegna manuale dei nostri dati personali ad ogni gestore di un punto d’accesso gratuito.
Proposta intelligente e funzionale, rimane solo da capire come dovrebbe essere gestito questo sistema di autenticazione e l’invio degli SMS. È difficile pensare infatti, che un gestore di pochi hot spot si accolli un costo di un’infrastruttura simile.
In ogni caso ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Seguiremo come al solito l’evolversi della vicenda, nella speranza di avre presto buone notizie.