Il mese di Novembre non sorride alle ambizioni dei concorrenti di Google. Il leader dei motori di ricerca, infatti, sembra continuare la propria marcia trionfale riuscendo, nonostante una porzione di mercato già abnorme, a macinare un ulteriore punto percentuale ai danni dei diretti inseguitori.
Occorre anzitutto precisare come i dati analizzati siano riferiti al mercato USA, quello più rappresentativo a livello internazionale tanto per il numero di query registrate, quanto per la presenza di Bing (assente in versione completa in altri paesi). Nel mese di Novembre Google ha raggiunto una quota di mercato pari al 71.57%, in aumento dello 0.97% rispetto al 70.60%. Trattasi, soprattutto, di un aumento di doppio valore poiché soffoca sul nascere le ambizioni Microsoft nel settore rosicchiando query alla diretta concorrenza.
Yahoo passa dal 16.14% di Ottobre al 15.39% di Novembre. In termini assoluti si configura un calo del 5% nel numero di query raccolte. Più limitata, al contempo, la caduta del terzo motore più usato: Bing passa dal 9.57% di Ottobre al 9.34% del mese di Novembre, perdendo in media 2 query ogni 100. Ask.com recupera l’1%, ma trattasi di un andamento altalenante di scarso significato in un’ottica di lungo periodo. Secondo alcune analisi antecedenti alle valutazioni Hitwise, la caduta di Yahoo era comunque ampiamente prevista: la perdita dell’esclusiva nella distribuzione della toolbar con alcuni importanti produttori hardware dovrebbe portare a Yahoo il 15% di query in meno, tutto materiale redistribuito nelle mani di Google e Bing.
Il confronto rispetto all’anno precedente è di scarso significato per Bing poiché il motore ha da pochi mesi rivisto il proprio algoritmo aggiungendo tutta una serie di funzioni che svuotano di valore ogni confronto. Nello stesso periodo per Yahoo è forte il calo in ogni ambito di ricerca, mentre Google cresce in ogni settore tranne che nelle ricerche relative al mondo della salute ove subisce un calo del 3%. Occorre sottolineare come tra Yahoo e Microsoft gli accordi su ricerca e Search Advertising siano stati firmati ufficialmente soltanto in questi giorni: i due gruppi sono ora in attesa dell’approvazione formale da parte dell’antitrust USA che darà il via definitivo alle operazioni di integrazione.
Ulteriore curiosità emergente dai dati Experian Hitwise è nell’equa distribuzione del numero di parole con cui vengono composte le query. Trattasi di una sorta di costante: le query da 1 parola sono il 24.13% del totale; le query da 2 parole sono il 23.14%; le query da 3 parole sono il 20.37%.