«Ladies and gentlemen, oggi è un importante giorno per gli utenti europei di Internet. Oggi, la Commissione ha risolto un serio problema nella competizione in un mercato chiave per lo sviluppo della Rete, ossia il mercato dei browser. Ora – per la prima volta in oltre un decennio – gli utenti di Internet in Europa avranno una effettiva ed imparziale possibilità di scelta tra Microsoft Internet Explorer e i browser concorrenti come Mozilla Firefox, Google Chrome, Apple Safari e Opera»: così Neelie Kroes, Commissario Europeo per la Competizione destinato a partire da Gennaio ad occupare il posto lasciato libero da Viviane Reding.
Nulla di nuovo, insomma, se non l’ufficialità. Ma è un’ufficialità importante, perchè segna un giorno di svolta nel mondo dei browser e nella storia di Internet. Il browser dominante, infatti, da oggi non potrà più avvalersi in alcun modo del traino della posizione dominante del sistema operativo Windows ed ogni singolo utente dovrà scegliere in proprio il browser a cui appoggiarsi per la navigazione sul Web. Ristabilite le regole per la concorrenza, ristabilito l’approccio agli standard, migliorata l’interoperabilità: in prospettiva trattasi di un accordo destinato ad avere forti ripercussioni. Neelie Kroes, a capo dell’antitrust europea, può quindi festeggiare il risultato conseguito avendo peraltro dalla propria parte anche il giubilo di quella concorrenza che fino ad oggi non aveva ancora dato il proprio benestare al ballot screen formulato dopo la prima proposta proveniente da Redmond.
La spiegazione del problema è spiegata dalla Commissione contestando l’impossibilità di eliminare Internet Explorer dai pc: «di conseguenza il browser Microsoft è presente virtualmente su qualsiasi PC in Europa e molti contenuti Internet sono specificatamente adattati a questo browser a prescindere dai suoi meriti tecnici»i; o usando una analogia di facile comprensione «è come andare al supermercato e trovare solo shampoo di un unico produttore, con le altre scelte nascoste nel retro». Quel che l’UE ha imposto, Microsoft proposto e la concorrenza accettato, quindi, è una “vetrina” che tramite ballot screen porterà su Windows la possibilità di scegliere il browser in uso (tutti i dettagli tecnici sono peraltro indicati nell’apposito comunicato stampa Microsoft).
Del ballot screen si è già detto tutto e l’ultima modifica è stata apportata nelle ultime settimane quando, su pressione di Opera, Mozilla e Google, l’ordine dei browser è stato reso casuale vanificando così le velleità Apple di rimanere al primo posto nell’elenco alfabetico proposto. La Commissione specifica ora che il provvedimento è attivo seduta stante, ma che Microsoft necessiterà di tempi tecnici minimi per porre in essere gli aggiornamenti necessari. La scadenza ultima è comunque fissata per metà Marzo 2010. Una serie di FAQ è a disposizione sul sito della Commissione Europea, elencando (anche in lingua italiana i motivi e le conseguenze correlati alla firma dell’accordo odierno.
Il ballot screen porterà in evidenza i 5 browser di maggior rilevanza ed ulteriori 7 rimarranno in un elenco secondario. La lista completa comprende Apple Safari, Google Chrome, Microsoft Internet Explorer, Mozilla Firefox, Opera, AOL, Maxthon, K-Meleon, Flock, Avant Browser, Sleipnir e Slim Browser. L’aggiornamento sarà portato a tutti gli utenti Windows 7, Vista e XP entro 5 mesi, e l’update rimarrà a disposizione per 5 anni in tutto. Un apposito sito web è stato messo a punto per portare ogni ulteriore informazione agli utenti, ma servirà qualche ora prima che possa essere regolarmente raggiungibile.