I dati relativi alle ricerche nell’ultimo mese continuano implacabilmente a frenare gli entusiasmi attorno a Bing. Il motore di ricerca, al momento attivo nella sua piena funzionalità soltanto negli Stati Uniti, non riesce infatti a rompere gli indugi e mese dopo mese è costretto a pagar pegno ad una sempre più ingombrante presenza di Google anche sul suolo USA.
Il motore di ricerca leader ha visto crescere le query raccolte anche nel fatidico mese di Dicembre, quando gli utenti si riversano in massa sul Web alla ricerca di regali, consigli per gli acquisti ed informazioni sui prodotti che si intendono portare sotto l’albero. Nell’ultimo mese del 2009 Google ha raccolto negli USA circa 6.6 miliardi di query, ovvero il 67.3% del totale (stima Nielsen). Yahoo, pur in declino, occupa ancora la seconda posizione con il 14.4%. Bing è in terza posizione, fermo al 9.9% (poco meno di 1 miliardo di query).
Ma è il confronto con il mese precedente a costringere Microsoft ad una riflessione. Google, infatti, nel mese di Novembre si attestava al 65.4%, vedendo così crescere nel mese successivo la propria fetta di mercato. Yahoo e Bing hanno invece perso terreno, lasciando sulla strada 0.8 punti percentuali ciascuno. AOL, Ask ed altri motori minori seguono a distanza, ma è soprattutto l’accoppiata Microsoft/Yahoo a non riuscire a raccogliere i risultati desiderati.
Il patto tra i due gruppi anti-Google non è ancora fattivamente attivo. Microsoft sta ancora attendendo il placet dell’antitrust statunitense, dopo il quale le parti potranno iniziare a collaborare con maggior efficacia per ottenere risultati più importanti soprattutto a livello di monetizzazione dell’utenza raccolta. Al momento, però, Google gode di ottima salute e può permettersi addirittura di sbandierare i propri principi sul suolo cinese costringendo le istituzioni locali a prese di posizione forti nei confronti delle aziende occidentali. In Cina Baidu è pronto a festeggiare qualsivoglia porta chiusa in faccia a Mountain View, mentre in occidente Google rimane la lepre del settore con Bing e Yahoo a fare da comparse in un mercato sempre più controllato da un singolo attore.