Eastman Kodak ha presentato denuncia formale contro Apple e RIM chiedendo compensazione per la violazione di brevetti di proprietà del gruppo nell’ambito dei processi per l’elaborazione di immagini digitali. Le denunce sono due: la prima è rivolta ad un brevetto violato al tempo stesso da Apple e RIM; la seconda è concernente invece due brevetti violatti dalla sola Apple.
La prima denuncia è relativa all’uso delle funzioni di preview degli scatti da iPhone e Blackberry. Trattasi peraltro di una denuncia che fa leva su di una strategia legale di successo, poiché basata su di un accordo già concluso con Samsung e dal quale il brevetto Kodak ne è uscito rinforzato. «Nel caso di Apple e RIM, abbiamo avuto discussioni per anni con entrambe le società, nel tentativo di risolvere questo problema per via amichevole e non siamo stati in grado di raggiungere un accordo soddisfacente. Alla luce di ciò, stiamo intraprendendo questa iniziativa per garantire la tutela degli interessi dei nostri azionisti […]. Il nostro interesse primario non è quello di impedire la disponibilità di qualsiasi prodotto, ma di ottenere un giusto compenso per l’uso delle nostre tecnologie».
Ulteriore punto a favore delle ragioni Eastman Kodak è nel fatto che almeno 30 compagnie avrebbero già ottenuto debita licenza per il brevetto contestato ad Apple e RIM (tra queste si annoverano nomi quali LG, Motorola, Nokia, Samsung e Sony Ericsson). La denuncia contro Apple e RIM, insomma, sembra radicata su principi saldi ed in virtù di questi ultimi l’obiettivo cercato non è nell’ostacolare le compagnie indicate, ma nel ricavarne debito lucro.
Gli ulteriori due brevetti contestati ad Apple sono relativi alla visualizzazione di immagini di diversa risoluzione e ad ulteriori processi computazionali legati alla gestione delle immagini. Il secondo brevetto, in particolare, avrebbe già portato a Kodak un successo legale nel 2004 quando Sun Microsystem si vide costretta ad un accordo per evitare la sentenza e chiudere amichevolmente la questione.
La Eastman Kodak ribadisce la propria disponibilità ad un accordo extra-processuale che porti a Kodak la somma desiderata ed alle controparti la debita licenza per continuare ad utilizzare le specifiche tecnologie sotto brevetto. Per Apple si tratta però dell’ennesima denuncia in poco tempo poichè ai vari patent-troll sempre presenti si è aggiunta anche la pesante offensiva Nokia il cui percorso processuale è ancora alle prime fasi.