eBay torna a sorridere. Uscendo da una giornata difficile per tutto il listino, il gruppo ha perso in borsa oltre il 4% recuperando però nelle contrattazioni after-hour aprendo immediatamente a +8%. Le notizie positive giungono da ogni singolo comparto del gruppo (entrate complessive più che triplicate rispetto al 2008), ma c’è una notizia che più di ogni altra sembra restituire entusiasmo agli azionisti: il core business di eBay è tornato a macinare numeri positivi dopo lunghi mesi di rallentamento continuo.
Il marketplace genera la parte fondamentale del bilancio (pdf) del gruppo. L’unità comprende tanto le operazioni sul sito eBay, quanto le appendici Shopping.com, StubHub, Kijiji ed altre ancora, giungendo ad entrate da 1.5 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2009. Trattasi di una crescita del 15% anno su anno, con forti benefici soprattutto in relazione alle vendite a prezzo fisso. Il totale delle vendite (veicoli esclusi) ha raggiunto un controvalore di 14.2 miliardi di dollari, in aumento del 24% rispetto allo stesso periodo del 2008.
PayPal va a gonfie vele, ma questa non è una novità. Anche l’ultimo trimestre ha visto un cospicuo aumento rispetto all’anno precedente: +28%, per entrate totali da 795.6 milioni di dollari. I pagamenti in tutto hanno raggiunto quota 21.4 miliardi di dollati (+34%), superando per la prima volta i 20 miliardi in un singolo trimestre e soprattutto ottenendo medesimo successo tanto su eBay quanto su siti di ecommerce terzi.
Il quarto trimestre del 2009 è anche quello della vendita del 70% della proprietà di Skype in cambio di 1.9 miliardi di dollari cash. Le performance di Skype entrano comunque ancora a bilancio, portando al computo totale 112 milioni di dollari. D’ora in poi eBay sarà disimpegnata da Skype pur mantenendo il controllo su di una fetta importante: per Skype ci sarà maggior libertà d’azione, per eBay la possibilità di trarre vantaggio da ciò che la sua vecchia proprietà sarà capace di fare sul mercato.
Le previsioni per il prossimo trimestre e per l’intero anno fiscale sono in linea con le previsioni degli analisti, da cui invece provenivano proiezioni di minor pregio per il trimestre oggetto del bilancio presentato. Di qui i buoni risultati in sede di contrattazioni after-hour, in attesa di recuperare tutto il terreno perduto dalle azioni del gruppo nell’ultimo biennio.