«Jailbroken»: aperta, aggirata, violata, forzata. Anche la PlayStation 3, a quanto sembra, è destinata a veder aperti i propri lucchetti. 5 settimane di lavoro, infatti, avrebbero permesso a George “Geohot” Hotz, 20enne, di carpire i segreti della sicurezza della console Sony trovando per logica conseguenza il modo di aggirarli.
Geohot non è nuovo a questo tipo di impresa. Il ragazzo, infatti, è già stato a monte del codice di sblocco dell’iPhone, permettendo così usi solitamente non autorizzati del device. Così potrebbe essere per la PS3: nel momento in cui la tecnica diventerà pubblica gli utenti potranno eventualmente modificare la propria console (pur se in violazione con le norme d’utilizzo previste all’atto dell’acquisto) per poterla utilizzare in modi non autorizzati, ad esempio con giochi pirata invece di software originali. Ad oggi la PS3 è l’unica console non modificabile, a differenza di Xbox 360 e Nintendo Wii. Microsoft, da parte sua, ha tagliato fuori gli utenti in violazione con le norme di utilizzo della propria console vietando loro l’accesso alla dimensione Xbox Live con un hardware modificato. Sony al momento non ha dovuto affrontare il problema, ma il momento potrebbe essere vicino.
George Hotz non lesina comunque complimenti alla Sony per il sistema adottato: «3 anni, 2 mesi, 11 giorni… è un sistema di sicurezza interessante». Tanto, infatti, ci è voluto prima che la console venisse “aperta”. Hotz non apporta al momento alcuna prova definitiva del proprio operato, ma al tempo stesso è possibile credergli sulla parola sulla base delle descrizioni e degli indizi apportati. Il ragazzo, infatti, ha spiegato sul proprio blog la natura del lavoro portata avanti, indicando come e perché la violazione sia stata resa possibile attraverso modifiche hardware ed un intervento su codice C++.
” I just hacked the PS3″ – George Hotz
Nessun dettaglio, però, sarà al momento reso pubblico. Hotz spiega di non aver ancora trovato le chiavi per aprire definitivamente il software (teme anzi siano “embedded” a livello hardware). Solo nel momento in cui le chiavi saranno scoperte allora il tutto diventerà di pubblico dominio. Hotz promette pertanto ulteriori aggiornamenti nel prossimo futuro, rimandando per ciò al proprio account su Twitter. Saranno in molti a seguirlo, responsabili Sony in primis.
Con un monito, chiaro, espresso in un post datato 25 Gennaio: il jailbroken non intende essere un incitamento alla pirateria. Anzi: «se stai cercando informazioni per piratare, smetti di leggere ora. […] Le informazioni su questo blog sono soltanto per propositi di ricerca». Una volta trovate le chiavi, insomma, la PS3 non avrà più segreti e diventerà un device (peraltro di grande potenziale) aperto anche ad usi che esulano dal gaming.