Yahoo sembra vicina ad un punto di svolta e le parole di Carol Bartz non sembrano voler nascondere la soddisfazione per quanto ottenuto in questi mesi. Il nuovo CEO, infatti, ha preso in mano il gruppo in piena bufera, ha imposto la propria filosofia, ha ottenuto un importante accordo con Steve Ballmer ed ora sta per raccogliere i primi risultati del proprio operato presentando la prima trimestrale positiva dopo una lunga discesa che sembrava ormai cronica.
I numeri relativi all’ultimo trimestre del 2009 riportano entrate nette di 153 milioni, una importante inversione di tendenza rispetto ai 303 perduti nell’ultimo trimestre del 2008. Le entrate sono globalmente scese del 4%, il che significa comunque una buona performance rispetto al -12% registrato nella parte restante dell’anno (il confronto anno su anno indica un +10% per il finale del 2009). In totale gli introiti si fermano a quota 1.73 miliardi, appena al di sopra del limite previsto alla vigilia (1.7 miliardi).
L’anno si chiude complessivamente con entrate di 6.46 miliardi, -10% rispetto al 2008. «Il quarto trimestre ha segnato una forte chiusura per il 2009 che è stato un anno di trasformazione per Yahoo. Abbiamo raggiunto la parte alta delle nostre aspettative di entrata, abbiamo visto la domanda per il nostro display advertising crescere significativamente e cresce il nostro search advertising per la prima volta dal terzo trimestre del 2008. Il nostro business ha un momento positivo e siamo ottimisti per quel che ci aspetta nel 2010»: così Carol Bartz nel documento ufficiale che accompagna la presentazione dei dati trimestrali del gruppo.
Ma c’è un altro dato a indicare la fiducia nel gruppo nell’avvenuta inversione di tendenza: 700 unità sono state aggiunte al team di Sunnyvale portando a 13900 unità il capitale umano disponibile, ponendo così fine ad una lunga serie di licenziamenti che ha reso possibile la riorganizzazione delle risorse. Non solo: il gruppo ha intenzione di procedere a tutta una serie di nuove acquisizioni nell’arco del 2010 «per rendere Yahoo sempre più forte».
Gli investitori sembrano apprezzare i numeri e le indicazioni consegnati dalla Bartz: le azioni YHOO crescono dello 0.80% nella seduta precedente alla trimestrale e recuperano un ulteriore 3.75% a contrattazioni concluse. La strada da recuperare è però molta ed oltre all’odierna iniezione di fiducia il gruppo avrà bisogno anche di nuovi dati concreti per convincere quanti potrebbero voler tornare ad investire su Yahoo. Nel giro di un mese, nel frattempo, dovrebbe arrivare il placet della Commissione Europea alla partnership con Microsoft: la nuova era di Yahoo, e la fine della parentesi di transizione, potrebbero iniziare ufficialmente il 19 Febbraio.