«Il nostro obiettivo è diventare la piattaforma di software più diffusa e la mossa odierna è un passo in avanti per riuscirci distribuendo un sistema aperto e disegnato per stimolare l’innovazione che è da sempre il cuore di ciò che facciamo». Era il 24 Giugno 2008: erano queste le parole di Nigel Clifford, CEO Symbian, a commento dell’acquisizione totale da parte di Nokia. Fin da allora l’obiettivo era chiaro: aprire Symbian in modo tale che una sempre più vasta massa di utenza avesse la possibilità di sviluppare soluzioni per questo tipo di piattaforma. La svolta avviene in queste ore, con l’annuncio della totale disponibilità sotto licenza open source del codice sorgente di Symbian (la pagina è al momento ancora priva di codice, atteso però nel giro di poche ore).
Symbian è ancora ad oggi la piattaforma mobile più diffusa al mondo grazie all’enorme esposizione permessa dai telefonini Nokia. Con il rilascio del codice sotto licenza open, Nokia completa una migrazione da codice chiuso a codice aperto senza precedenti che rappresenta però soltanto l’inizio delle ambizioni della fondazione: «il sistema operativo dominante è Symbian, e ora offriamo agli sviluppatori la possibilità di fare molto di più». L’appello al mondo open source è chiaro e punta dritto al cuore. Spiega infatti Lee Williams, direttore esecutivo Symbian Foundation: «Circa un terzo del codice di Android è aperto, ma niente di più. E quel che è aperto è una collezione di middleware. Tutto il resto è chiuso o proprietario». E rincara la dose: «Open source significa anche open governance. Significa permettere a qualcun’altro di controllare le funzioni di base».
La Symbian Foundation con questo annuncio ha creato un potenziale. Tramite il proprio sito stuzzica inoltre gli sviluppatori, promuovendo tutta la magnificenza di ciò che è possibile ottenere sviluppando a fondo soluzioni per mobile:
Non tutto il codice era disponibile, ma il processo risultava ormai incontrovertibilmente avviato. Parte di esso era infatti sotto Symbian Foundation License (SFL), accessibile ed utilizzabile soltanto dai membri della fondazione. Tutta la porzione pubblica del codice, invece, era rilasciata sotto Eclipse Public Licence (EPL), la medesima licenza sotto cui si conta di distribuire l’intero codice a partire da oggi.
La Fondazione Symbian è composta da gruppi quali Nokia, Samsung, Sony, Vodafone, STMicroelectronics, AT&T, Fujitsu ed altri ancora. Nokia è ovviamente il gruppo maggiormente interessato in questa transizione, ed è per questo che ha preso la situazione in mano fin dal 2008 per arrivare a questo punto con una carta da potersi giocare: quella dell’open source. Il “nemico” è rappresentato da nomi quali Windows Mobile, Android e iPhone. Nokia dalla propria ha sviluppato Maemo, ma con Symbian le ambizioni sono maggiori. Ed è innegabile il fatto che il rilancio Nokia debba partire anzitutto dal software, visto che dal punto di vista dell’hardware il gruppo non teme rivali.
Nokia ha guidato la rivoluzione, ma ora intende tirarsi indietro e lasciar spazio. La Symbian Foundation deve iniziare a camminare con le proprie gambe. A partire da Symbian 4, che il sito stesso della fondazione prevede entro l’anno 2010.