Sono rimbalzate dal Sudamerica, precisamente dal Brasile tramite il giornale O Globo, le voci che danno per imminente l’accordo per la fusione tra Telecom Italia e Telefonica.
Le nuove indiscrezioni seguono quelle di qualche tempo fa in cui si era diffusa la voce che il governo italiano avesse dato il suo benestare alla fusione, voci subito smentite da Palazzo Chigi ma che avevano lasciato la sensazione che il discorso fosse comunque aperto e soprattutto ben avviato.
Adesso quindi ecco arrivare anche le prime date, che vedrebbero per fine mese, o al massimo all’inizio del prossimo, i tempi adatti per completare la fusione che consentirebbe di far diventare il gruppo italo-spagnolo uno dei principali operatori di telecomunicazioni mondiali.
In realtà la vicenda rimane comunque delicata vista l’importanza degli asset in gioco, tanto da richiedere tempi tecnici e soprattutto tempi politici non indifferenti, specie alla luce di un eventuale scorporo della rete Telecom Italia dalle attività commerciali del gruppo, seguendo l’obiettivo del Governo, già più volte manifestato, di far rimanere in mani italiane la rete.
Da parte sua, il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola non ha chiuso le porte all’operazione, pur precisando che è compito del Governo quello di vigilare sulla vicenda:
La fusione è un problema che dev’essere affrontato tenendo presente che l’Italia è un Paese democratico, con libera iniziativa economica, dove ogni impresa ha la libertà di muoversi. Il governo deve vigilare sulla correttezza dei comportamenti, inoltre bisogna aspettare di capire se ci sarà una proposta di nuova politica industriale e di investimenti da parte di Telecom. In particolare nella rete a banda larga.
Sono però bastate le voci per mettere in allarme i sindacati, che seguono con attenzione le mosse del gruppo italiano temendo possibili ricadute sul fronte occupazionale. In questo contesto e in mezzo alla ridda di voci che si susseguono ormai da tempo, il titolo Telecom guadagna punti in borsa.