Al Mobile World Congress di Barcellona è venuto il momento di Vodafone. E l’intervento non è passato inosservato. Vittorio Colao, amministratore delegato del gruppo, ha infatti colto l’occasione per esprimere le proprie preoccupazioni relative alla situazione del mercato dell’advertising. Con un nome specificatamente nel mirino: Google.
Nel proprio intervento Colao ha voluto sottolineare quanto il mercato “Search & Advertising” sia sbilanciato rispetto a tutti gli altri mercati con cui Vodafone ha in qualche modo a che fare. «Nell’angolo mobile abbiamo dimostrato reale competizione. In molti mercati abbiamo tre, quattro, cinque, sei, fino a dodici competitor in certi casi. E abbiamo dato accesso agli operatori virtuali, come virgin Mobile, che è diventato a sua volta un vero competitor». Nel mercato dell’advertising la situazione è invece opposta: un solo attore concentra gran parte del mercato ed il solo competitor attuale, Yahoo, non ha dimensione e forza a sufficiente per rappresentare una reale alternativa.
L’invito agli organi competenti è pertanto diretto: l’antitrust verifichi la situazione ed agisca per creare maggior equilibrio, maggior competizione e maggiori opportunità di ingresso nel mercato. Non si tratta peraltro di un monito che giunge isolato: da poche settimane anche Microsoft si è espressa sulla stessa direttrice, invocando un intervento dall’alto per facilitare l’ingresso della propria offerta Bing (la cui autorizzazione per la partnership con Yahoo dovrebbe arrivare in Europa nel giro di pochi giorni).
Slide nello spazio Vodafone (by CNet)
Vittorio Colao ha proseguito il proprio intervento sottolineando l’importanza della Net Neutrality, ma chiedendo in tal senso un sufficiente margine di discrezionalità così che si possa fornire un adeguato servizio in base alle esigenze ed alle cifre di esborso dei vari utenti. Vodafone chiede sì neutralità, ma invoca tolleranza poiché sussistono limiti tecnici a cui dover far giocoforza fronte.
L’attacco a Google è stato il nucleo fondamentale dello speech. Un attacco pubblico, davanti alla platea di un evento importante, proferito da un personaggio che ha in mano uno dei principali carrier al mondo. Non è questo un intervento che potrà passare inosservato o che le istituzioni invocate potranno ignorare.