Per il via definitivo al matrimonio tra Microsoft e Yahoo è soltanto questione di ore. Le parti si sono strette la mano ormai da tempo, in attesa che le istituzioni potessero firmare il benestare ad un accordo doveva giocoforza passare attraverso il placet dell’antitrust. Ora ogni tassello sembra ormai al suo posto e si attendono soltanto gli annunci ufficiali: quello europeo da una parte, quello statunitense dall’altra. Da entrambe le parti, però, gli indizi sono del tutto rassicuranti, tanto che la stessa Yahoo si è sbilanciata offrendo via blog ufficiale la propria conferma su quanto sta per accadere.
In un comunicato congiunto hanno spiegato i due gruppi: «Microsoft e Yahoo annunciano di aver ricevuto il via libera, senza restrizioni, da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e della Commissione Europea all’accordo che riguarda il motore di ricerca e che ora potranno dedicare la loro attenzione all’avvio del processo di implementazione dello stesso. Si prevede che l’attuazione di questo accordo inizierà nei prossimi giorni e comporterà la transizione delle piattaforme algoritmiche e di ricerca di Yahoo a Microsoft, mentre Yahoo diventerà la forza vendita esclusiva globale di questa relationship per i più importanti inserzionisti per il search di entrambe le società. Dopo il completamento della transizione, il marketplace di ricerca unificato delle due società offrirà agli utenti un’innovazione ancora più efficace, un volume e un’efficienza maggiori per gli inserzionisti e migliori opportunità di monetizzazione per gli editori Web grazie a una piattaforma contenente una più estesa offerta di query di ricerca».
Quel che è ufficioso, a breve sarà ufficiale. L’UE si è data la deadline di oggi 19 Febbraio e pertanto entro le prossime ore occorre attendersi una presa di posizione pubblica. La Commissione Europea, quindi, dopo aver messo pressione su Microsoft per lungo tempo in seguito alla posizione dominante di Windows, è pronta ora invece a dare il proprio benvenuto alle nuove iniziative di Bing avviando così ufficialmente la nuova era del motore di Redmond.
Ma anche per la seconda approvazione potrebbe essere soltanto questione di poco tempo. Dagli Stati Uniti sono giunte le necessarie rassicurazioni circa l’approvazione ed una decisione ufficiale potrebbe essere comunicata nel giro di 20/30 giorni. Negli USA la pressione era particolarmente alta in seguito al precedente ostruzionismo che il DOJ aveva frapposto tra Google e Yahoo, fermando di fatto una ulteriore concentrazione delle quote di mercato. Microhoo, invece, è considerato come l’opportunità per creare un minimo di concorrenza nel mercato, quella concorrenza che solo poche ore fa il numero uno di Vodafone ha richiesto davanti alla platea del Mobile World Congress di Barcellona.
La partnership tra i due gruppi avrà decorrenza a partire dall’approvazione definitiva ed avrà durata decennale. In questo lasso di tempo Microsoft si accollerà la ricerca su Yahoo affidando le SERP agli algoritmi di Bing, con tutta una serie di specifiche relative alla suddivisione della raccolta di advertising. Yahoo ha rimodulato la propria attività sotto questo tipo di accordo e la firma di Carol Bartz ha rappresentato per Sunnyvale una svolta storica su cui ricostruire l’immagine e la forza del gruppo. «Secondo i termini dell’accordo, annunciato nel luglio 2009, Microsoft fornirà a Yahoo le stesse pagine dei risultati di ricerca disponibili su Bing, mentre Yahoo si occuperà dell’innovazione di tali pagine mediante l’integrazione degli ampi contenuti di Yahoo e dei risultati ampliati con informazioni su argomenti chiave adeguatamente organizzate, nonché strumenti per personalizzare l’esperienza degli utenti di Yahoo. Yahoo si concentrerà sull’offerta di una search experience coinvolgente e innovativa che consenta agli utenti di esplorare e trovare informazioni, persone e siti più rilevanti per loro. Mentre Microsoft si occuperà di fornire la piattaforma, entrambe le società continueranno a creare esperienze diverse, interessanti e in evoluzione mirando ad aumentare le rispettive audience e clic».
Dialoghi e trattative sono ancora in corso con autorità antitrust in tutto il mondo (Corea, Taiwan, Giappone), ma la strada è ormai spianata. Un apposito sito web sarà presto online per garantire la massima trasparenza delle operazioni. La transizione non sarà breve e l’entrata a regime del progetto Microhoo non è prevista prima dell’inizio del 2011.