Il 1 Marzo sarà una data scritta in grassetto nel libro della storia di Microsoft. Il 1 Marzo verrà tagliato definitivamente il cordone ombelicale tra il sistema operativo Windows ed il browser Internet Explorer. Si è arrivati a questa sentenza dopo un processo lungo anni, fatto di sfide dialettiche e battaglie legali, di multe e di appelli, di precedenti e di controproposte. Alla fin fine tutte le parti hanno convenuto l’accordo sulla soluzione del ballot screen, la schermata che ora milioni di utenti europei si troveranno a dover vagliare sia in fase di installazione del sistema operativo, sia in fase di aggiornamento.
La grande novità è nel fatto che Internet Explorer non sarà più il browser predefinito di Windows. D’ora in poi, quindi, il sistema operativo giungerà agli utenti “nudo”, privo di browser, e la scelta del software di navigazione da utilizzarsi sarà una scelta lasciata agli utenti. La libertà di scelta c’era già prima del ballot screen, perchè chiunque aveva la possibilità di installare ed utilizzare il browser preferito. Non c’era scelta, invece, sul possesso o meno di IE: la dotazione standard portava il browser sotto gli occhi di tutti gli utenti Windows, ponendo così Explorer a disposizione per il primo utilizzo o la sua eventuale sostituzione. La novità è pertanto nella perdita di un’esclusiva che, denuncia la concorrenza, ha imposto IE come browser dominante a cui soltanto Firefox ha saputo rispondere con una penetrazione significativa.
Dal 1 Marzo, pertanto, tutto cambia e sarà oltremodo interessante capire quale sarà la “libera scelta” degli utenti: quale browser sceglieranno? Il richiamo dell’icona di IE sarà ancora determinante nelle scelte degli utenti meno informati? Gli utenti più avanzati sceglieranno una ricca combinazione di browser o limiteranno a poche unità la propria dotazione? Si sceglierà un browser soltanto o si preferirà l’anternativa? Si esploreranno nuove vie o ci si affiderà ai nomi noti? Le domande sono molte e le risposte arriveranno con il tempo.
Tutto parte di qui, da due diverse situazioni: chi ha già installato il sistema operativo con tanto di Internet Explorer integrato e chi invece va ad installare il sistema operativo trovandoselo privo di browser. I primi si troveranno sullo schermo il seguente avviso:
Aggiornamento del sistema operativo
L’utente che ha già installato Windows XP, Windows Vista o Windows 7, quindi, si troverà un avviso che indica le modifiche stabilite in comunione con la Commissione Europea. L’icona di IE scomparirà dal desktop, ma per l’utente sarà semplice, se desiderato, ripristinarne l’uso. Il tutto avverrà tramite intervento diretto sul sistema da parte di Windows Update, utility di aggiornamento automatico solitamente utilizzato per portare agli utenti le patch mensili. Così facendo le modifiche vanno a gravare sull’intera utenza Windows: non solo i nuovi utenti, ma l’intero corpus degli utilizzatori del sistema operativo di Redmond.
La seguente schermata accoglierà invece gli utenti alla loro prima installazione:
Windows – Ballot Screen per le nuove installazioni
Lo schermo mostra 5 possibilità di scelta indicando i 5 browser più utilizzati, in ordine rigorosamente casuale. Internet Explorer, Firefox, Safari, Chrome e Opera occuperanno la paginata, lasciando ad ulteriori 7 opzioni la parte della finestra nascosta dallo scrolling. L’utente può scegliere direttamente il browser da utilizzarsi, oppure leggere maggiori informazioni relativamente alle varie opzioni disponibili. Eccola la grande novità: l’utente non solo può, ma DEVE scegliere. Deve decidere con quale browser affrontare il proprio primo passo online, deve stabilire quale strumento intende utilizzare, deve stabilire in che direzione andare di fronte ad un bivio mai incontrato prima d’ora. Trattasi di un bivio di fronte al quale parte dell’utenza si troverà disorientata, ma nel nome della libertà di scelta l’utenza sarà costretta ad informarsi. Perchè scegliere è un vero e proprio obbligo.
Francia, Belgio, Regno Unito: in questi paesi prenderà il via una prima fase di test propedeutica alla distribuzione dell’aggiornamento del 1 Marzo. A partire da quest’ultima data lo strano monopolio del browser di Redmond verrà intaccato definitivamente.
Mai come in questo caso il destino del mercato è lasciato nelle mani degli utenti. Nella loro libera, ma obbligata, scelta.