La scorsa settimana parlavamo di “libertà di scelta“. La possibilità di scelta, però, da oggi diventa un dovere. Oggi bisogna scegliere. E deve essere una scelta consapevole, libera, ragionata e legata al proprio modo di vivere la Rete. Da oggi in poi, infatti, chiunque avrà il dovere di decidere quale browser utilizzare sul proprio sistema operativo Windows. Tramite Windows Update sta per essere proposto a tutti un piccolo aggiornamento il quale porta sullo schermo il cosiddetto “ballot screen” (anteprima), una finestra da cui avere accesso ai 12 browser selezionati per abilitare la “libertà di scelta” richiesta dall’antitrust europea. Chi non avesse ancora accesso all’aggiornamento può comunque visualizzare una anteprima del “ballot screen” tramite l’apposito browserchoice.eu.
Sul ballot screen molto si è già detto e molto si dirà nel momento in cui si potranno avere le prime statistiche relative alla scelta degli utenti. Oggi, però, non c’è spazio per ulteriori commenti: oggi è il giorno della semplice informazione, affinché ognuno abbia più o meno chiare le possibilità che si troverà di fronte. Occorre dunque sapere che il “ballot screen” proporrà 12 browser divisi in due gruppi, che Internet Explorer non sarà più il browser predefinito su Windows e che anche chi ha già installato il sistema operativo in passato si troverà comunque di fronte alla scelta forzata del software da utilizzarsi per la navigazione.
I 12 browser inclusi nel Ballot Screen
Per gli utenti alla prima installazione a schermata del “ballottaggio” comparirà in automatico. Per coloro i quali hanno già Windows in uso, invece, è disponibile l’aggiornamento da Windows Update (descritto sul relativo bollettino KB976002): l’installazione dell’installer avvia alla procedura guidata verso la scelta.
I primi 5 browser
I primi 5 (Apple Safari, Google Chrome, Microsoft Internet Explorer, Mozilla Firefox e Opera) sono in assoluto quelli più utilizzati e noti: occuperanno l’intera finestrella presentandosi pertanto come i grandi favoriti per la rincorsa di mercato. Il loro ordine di comparizione è rigorosamente casuale, ottemperando in ciò alle scelte della Commissione Europea ed alle volontà espresse dalla concorrenza del browser dominante.
- Internet Explorer
«Internet Explorer è il browser più usato al mondo, progettato da Microsoft pensando a te»: Microsoft sceglie di presentare il proprio browser come il più diffuso, il più usato, il più “scelto”. Una prova di forza, un ultimo colpo di reni derivato dalla maggioranza relativa ancora detenuta sul mercato; - Mozilla Firefox
«La tua sicurezza online è la nostra priorità principale. Firefox è gratuito e sviluppato per ottenere il massimo dalla navigazione sul Web»: Mozilla punta sulla sicurezza, curiosamente sottolinea la gratuità del browser (tutti sono gratuiti) e si candida al ruolo di primo vero anti-IE; - Google Chrome
«Google Chrome. Un browser veloce, per tutti»: poche parole, un annuncio semplice, in pieno stile Google, per l’ultimo nato del mondo dei browser; - Opera Browser
«Il browser Web potente e facile da usare. Provate l’unico browser con tecnologia Turbo per una connessione ad Internet più veloce»: sono queste le parole che descrivono l’origine di tutto. Perchè tutto è iniziato con una denuncia di Opera Software ed è arrivato al ballot screen; - Apple Safari
«Da Apple, Safari per Windows: il browser più innovativo al mondo»: candidato alla prima posizione nella top5 alfabetica dei browser (questa era stata la scelta Microsoft), ora Safari dovrà invece scontare le scelte altrui comparendo in ordine casuale all’interno della finestrella del ballottaggio.
Gli ultimi 7 browser
Ulteriori 7 browser sono nascosti invece da un semplice scrolling, ma sono egualmente selezionabili pur rimanendo nell’ombra di una finestra troppo piccola per comprendere la totalità delle opzioni disponibili. Le sette opzioni di rincalzo annoverano nomi quali AOL, Maxthon, K-Meleon, Flock, Avant Browser, Sleipnir e Slim Browser.
- Sleipnir
«Un browser completamente personalizzabile per una nuova esperienza sul web»; - K-Meleon
«K-Meleon è un browser estremamente rapido, personalizzabile e leggero basato sul motore Mozilla Gecko e disegnato specificatamente per Windows»; - Maxthon
«Schede e video staccabili. Movimenti del mouse. Elimina la pubblicità. Due volte vincitore del Webware Awards. Confrontalo e scegli»; - Green Browser
«GreenBrowser è la tua miglior scelta di un flessibile e potente “green web browser”»; - FlashPeak SlimBrowser
«Browser veloce e affidabile dotato di caratteristiche quali: riempi-moduli, blocca-popup, gestore di login e protezione privacy»; - Flock
«Navigazione d’amicizia: il navigatore che trae il massimo da Facebook e Twitter»; - Avant Browser
«Il miglior browser internet: leggero, semplice, estremamente configurabile e estendibile. Perfetto per tutti!».
Gli ultimi dati indicano Internet Explorer ad una quota di mercato pari al 61.58%, con IE6 in forte calo e IE8 in forte ascesa. Firefox è il secondo browser più utilizzato con il 24.23% ed una forte presenza soprattutto in Europa. Chrome (5.61%) è sul terzo gradino del podio davanti a Safari (4.45%), Opera (2.35%) e via via tutti gli altri. I primi 5 browser, quelli che occupano la paginata fondamentale del ballot screen, hanno in mano ad oggi il 98.22% del totale della navigazione online (dati NetApplications). E son questi numeri da annotare, poiché è questo l’orizzonte che chiude un’era ed è soprattutto questa la linea di demarcazione da cui riparte la nuova, ennesima, guerra dei browser.
La qualità del ballot screen è insita nel fatto che ognuno ha la possibilità di scegliere per sé e, avendo un vero e proprio obbligo di scelta, più difficilmente ci si adatterà ad una preimpostazione di comodo. Il ballot screen, quindi, costringerà in qualche modo gli utenti ad informarsi. Dopo questa prima scelta libera, però, occorrerà uno sforzo ulteriore di grande importanza: nessun browser è perfetto e nessun browser può promettere sicurezza assoluta, quindi l’aggiornamento del software è una abitudine fondamentale che ogni navigatore deve installare all’interno della propria cultura informatica.
Buona scelta. E a tal proposito: tu quale hai scelto?