La rete lo sospettava da tempo, grazie anche ad alcuni messaggi, decisamente incauti, apparsi su Twitter. Rupert Murdoch, il più potente uomo d’affari nel settore dell’informazione, ha confermato come il Wall Street Journal sia in possesso di una prerelease del tanto atteso iPad.
L’utilizzo del tablet da parte dei piani alti del WSJ, tuttavia, deve sottostare ad un rigido protocollo Apple. Alcuni addetti di Cupertino, infatti, conservano iPad in un’apposita cassaforte, di cui solo Apple conosce la combinazione. A rivelarlo è lo stesso Murdoch:
Abbiamo avuto la possibilità di lavorare su un iPad ed è tenuto sotto chiave. La chiave viene inserita ogni sera da Apple. Saremo sul dispositivo con il Wall Street Journal.
L’estrema riservatezza di Apple, anche nei confronti di collaboratori importanti come il WSJ, appare tutt’altro che immotivata. Qualche settimana fa, infatti, l’editore Alan Murray si è lasciato andare a commenti su Twitter proprio utilizzando l’iPad fornito in esclusiva. L’accaduto ha mandato su tutte le furie Steve Jobs e, in pochissimo tempo, Murray è stato costretto a cancellare il prezioso tweet. In quest’ottica, non stupisce la decisione di Apple di imporre rigide limitazioni alla redazione del giornale, cassaforte compresa.
Inoltre, non sembra nemmeno stupire la scelta di Cupertino di fornire il tablet in prerelease alle principali testare: sono proprio gli editori, infatti, a poter contribuire al futuro successo di iBook e allo sviluppo delle versioni digitali dei quotidiani.
Al momento, tuttavia, non si hanno ancora informazioni sulle tipologie di contratto che verranno offerte ai clienti. Per quanto riguarda il WSJ e, non ultimo, l’intero parco informativo di Newscorp, sembra proprio che i servizi per iPad non verranno forniti gratuitamente. Lo stesso Murdoch, infatti, avrebbe espresso la volontà di rendere a pagamento, su qualsiasi piattaforma, le news fornite dal proprio gruppo.