Gene Munster, noto analista Piper Jaffray, ha partorito la propria sentenza: le azioni eBay sono oggi quotate in difetto e rappresentano pertanto una buona opportunità di investimento. La conseguenza è un “buy” per consigliare agli acquirenti l’acquisto di un titolo che ormai da tempo non vedeva aleggiare attorno a sé parole di conforto e ottimismo.
Il periodo nero è iniziato in concomitanza con l’acquisto di Skype: le mancate sinergie con il VoIP hanno progressivamente deprezzato il titolo pesando sulle performance del gruppo, il tutto è sfociato poi nell’aggravarsi dell’economia globale e ad inizio 2009 è stato toccato il punto più basso di una parabola che sembra oggi essersi invertita. Negli ultimi 10 mesi la crescita è stata pari al 144%, passando da 11 dollari circa agli attuali 26. Ma nel 2008 il titolo valeva 30 dollari e le promesse erano importanti. L’errore con Skype prima, gli errori sul marketplace poi, la crescita di Amazon infine: tutto ha contribuito a deprezzare il titolo ed a scoraggiarne gli investitori.
Piper Jaffray, ora, scommette forte sul gruppo portando il prezzo obiettivo a quota 35 dollari. L’analisi parte dal marketplace, notando la ritrovata salute del sito principale (attuale parte fondamentale degli introiti a bilancio); l’analisi prosegue su PayPal, l’appendice in costante crescita che sempre di più sta diventando un elemento fondamentale e di grande prestigio anche al di fuori delle transazioni su eBay; l’analisi termina sui 4.9 miliardi di dollari cash, in parte ottenuti grazie alla cessione di Skype, ed all’assenza di debiti.
Se a tutto ciò si aggiungono le buone performance di vendita dopo mesi di rallentamento, il conto è presto fatto: 24 dollari sono il valore di proiezione del marketplace, 7 da PayPal, 3.74 dal valore cash, 2.05 dal cash flow previsto per il 2010 e 2.30 dal cash flow 2011: la somma aritmetica non restituisce probabilmente un quadro esaustivo, ma spiega con sufficiente chiarezza quanto il titolo sia oggi quotato ben al di sotto del proprio potenziale.
Chi scommette su eBay? Il marketplace sta cambiando nuovamente le proprie regole, PayPal sta investendo sul mobile e Skype è oggi un elemento esterno posseduto soltanto al 30%. Il titolo viaggia nelle ultime sedute a quota 26 dollari circa. Il passato sembra alle spalle, ma per il futuro manca forse una grande ambizione: quella che Skype ha tentato di rappresentare, occupando però soltanto ingenti capitali per molto tempo senza mai saper restituire quanto auspicato dagli investitori negli anni d’oro del gruppo.