Mancano 48 ore all’arrivo dell’iPad. Il conto alla rovescia è ora nelle mani dei giornalisti, presso i quali Apple ha recapitato una copia del dispositivo per dare agli stessi la possibilità di recensire l’iPad mettendo per la prima volta i loro polpastrelli sullo schermo del tablet. In questo passaggio Apple spera di far scattare la scintilla dell’acquisto: dopo aver creato l’attesa per lunghe settimane di ipotesi e valutazioni, e dopo aver raccolto le prime decine di migliaia di prenotazioni, ora l’iPad si svela come un oggetto concreto, pronto a materializzarsi nei negozi e pronto a seguire il filone rivoluzionario già introdotto con l’iPhone.
Nulla più di quanto non si sapesse già: le funzioni dell’iPad sono state snocciolate dai giornalisti interessati con tanto di video dimostrativo per mostrare l’invio delle email, la visualizzazione dei video, l’esperienza di gioco o le pagine da sfogliare su iBook. La forza delle immagini è però nella velocità di reazione del dispositivo, nella qualità apparente del touchscreen e nelle parole di recensioni le quali, nella gran parte dei casi, esprimono un giudizio estremamente favorevole per il tablet di Cupertino. La Next Big Thing è tra noi e gli esperti del settore sembrano concedervi credito sufficiente: può essere davvero qualcosa di rivoluzionario.
Walter Mossberg apre la propria linea di credito spiegando che il tablet, configurandosi come entità a sé stante, potrebbe mordere il mercato dei tablet, dei netbook e dei desktop pc calamitando per ore e ore l’attenzione dell’utente sulla semplicità d’uso del dispositivo. Mossberg spiega di aver passato ore sul device incontrando una forte facilità di interazione, una buona durata delle batterie ed una piacevole esperienza d’uso.
Il primo unboxing è quello di Edward Baig per le pagine dello USA Today:
BoingBoing lo definisce come un «tocco di genio» e lo confronta a Kindle usando la metafora del sito web in confronto ad un PDF: la dinamicità è la sostanziale differenza tra i due dispositivi. Tra i commenti, però, sono in molti ad esprimere più di un dubbio per una recensione che, agli effetti, non ha intravisto difetti nel device.
Entusiasmo anche da Bob “Dr. Mac” LeVitus per Chron: ottimo lo schermo, ottima l’esperienza sulle applicazioni, buona l’esperienza di lettura sugli ebook, ottima la connessione Wifi. Buona, anche, l’esperienza della moglie: geek e non geek, insomma, dovrebbero vederla alla stessa maniera.
Ma su questo non sembra essere d’accordo invece David Pongue, il quale sperimenta una doppia recensione: una dal punto di vista di un utente esperto di tecnologia, ed una dal punto di vista dell’uomo della strada. La prima punta il dito contro l’eccessiva somiglianza con l’iPhone, di cui l’iPad sembra soltanto il fratello maggiore; non si legge sotto la luce del sole, il peso è eccessivo, la tastiera touchscreen non è sempre comoda ed usabile, non v’è connettività USB per device esterni e, soprattutto, la mancanza di Flash è un tallone d’Achille insostenibile. Per contro, chiunque non sia particolarmente legato ai tecnicismi geek, potrebbe invece apprezzare la qualità migliorata rispetto all’iPhone, la miglior esperienza d’uso e di visione delle immagini, la lunga durata delle batterie (12 ore durante la prova, nonostante le 10 promesse da Apple). Pongue conclude la propria analisi con una sentenza: a chi piace il concept dell’iPad, adorerà l’iPad; chi invece non vede il motivo per sostituire il laptop in uso, declinerà l’invito e rimarrà sulle dotazioni tecniche attuali.
Molto completa ed esaustiva, infine, la recensione PC Magazine con una collezione completa di funzioni, gestualità di interazione e commenti legati a vantaggi e svantaggi del dispositivo.