Mancano meno di 48 ore al debutto ufficiale sul territorio statunitense del tanto atteso tablet iPad, ma Apple già da qualche giorno ha dato il via alle consegne dei dispositivi venduti durante la fase di preordine e a di quelli destinati ad essere recensiti dalle redazioni specializzate.
I primi pareri che giungono da oltreoceano sono generalmente positivi. Forse non si tratta di una vera e propria rivoluzione come annunciato dal colosso di Cupertino, soprattutto in considerazione di alcune imperdonabili mancanze come il supporto a Flash, le porte USB o il multitasking, ma iPad sembra superare in modo più che soddisfacente i primi test.
David Pogue del New York Times ha affrontato la sua recensione da due punti di vista totalmente differenti: prima analizzando il device come farebbe un “techie”, ovvero un utente esperto e abituato all’utilizzo di apparecchi tecnologici e poi nei panni di “chiunque altro”, vale a dire offrendo il punto di vista di tutti coloro per i quali iPad sarà uno strumento da utilizzare occasionalmente e niente più.
Nel primo caso l’hands-on inizia con una definizione semplice ma piuttosto significativa:
Apple iPad è essenzialmente un gigantesco iPod touch.
Pogue prosegue prendendo di mira la tastiera virtuale, scomoda per la stesura di testi lunghi e il peso (circa 680 grammi), che dopo qualche tempo sembra affaticare l’utente se impugnato e non appoggiato su una superficie. Buone invece le impressioni sulla reattività dell’interfaccia e delle applicazioni, grazie alla CPU in dotazione.
Stesso paragone con un iPod touch sovradimensionato anche se si prende in considerazione iPad con gli occhi di un qualsiasi altro utente, che troverà eccezionale l’implementazione degli input multitouch, l’applicazione iBooks e la possibilità di utilizzare tutto il catalogo software già reso disponibile per iPhone.
Secondo Walt Mossberg di AllThingsD si tratta di un genere completamente nuovo nel settore dei computer e, al contrario di quanto affermato da Pogue, non ci sarebbero problemi di sorta nell’utilizzo della tastiera. Notevole la durata della batteria, in grado di garantire oltre 10 ore di utilizzo continuato, ma qualche dubbio rimane sull’applicazione Pages, adatta per la consultazione dei documenti ma meno efficace per l’editing e la creazione.
In conclusione, stando a quanto rilevato da Mossberg, iPad può spingere gli utenti ad abbandonare le tradizionali soluzioni portatili, per riprenderle solo quando si dovesse manifestare la necessità di vedere video tramite la tecnologia Flash o per la stesura di testi di medio-lunghi.
Dello stesso parere anche Edward Baig di USA Today, secondo cui il dispositivo presenta ampi margini di miglioramento, anche se in linea generale le aspettative non sono state deluse. Buona la tastiera virtuale, secondo Baig, ma solo per brevi sessioni di scrittura.
Concludiamo con le parole di Andy Inhatko del Chicago Sun Times:
Utilizzare iPad è piacevole ed elegante. È come se il device andasse a colmare un vuoto creatosi nell’ultimo periodo.
Non cerca di replicare le funzionalità di qualsiasi altro computer, ma è progettato per essere veloce, portatile e offrire una soddisfacente interazione mediante input tattili. Questo è il suo obiettivo principale.
Di seguito, il primo unboxing del dispositivo e una panoramica sulle sue caratteristiche.