Google ha deciso di compiere un piccolo passo indietro per far tabula rasa delle polemiche che avevano circondato l’esordio di Google Buzz. Il servizio, infatti, responsabilizzato dal pesante brand rappresentato, è stato messo alla berlina per il modo in cui ha forzato gli utenti ad utilizzare una funzione parallela a Gmail e che dai contatti della casella di posta traeva linfa vitale.
La piccola importante novità è stata comunicata da Todd Jackson, product manager Google, tramite il Publig Policy Blog del gruppo: «Poco dopo il lancio di Google Buzz, abbiamo rapidamenta capito che non tutto era andato per il verso giusto e ci siamo mossi quanto più rapidamente possibile per migliorare l’esperienza di Buzz. Abbiamo apportato un certo numero di modifiche basandoci sui vostri feedback, la più significativa elle quali è stata la ripetizione dei suggerimenti delle persone da seguire». Questo oggi cambia: «Invece di settare automaticamente le persone con cui scrivete email o chattate più di frequente, Google Buzz ora ve le suggerisce».
Connettendosi a Google Buzz, pertanto, si incontra una tabella di questo tipo:
Quel che viene modificato è, dunque, l’automatismo. Nessun utente ne seguirà un altro se non attraverso esplicita scelta, il che porta nelle mani degli utenti il pieno controllo della propria “bacheca” di Buzz. Non solo: nella stessa pagina è possibile controllare i servizi (Picasa, Reader, Twitter, eccetera) che immettono informazioni nel flusso del Buzz, portando anche in questo caso l’utente al centro dei comandi. La modifica è importante soprattutto per la vecchia utenza, quella a cui le impostazioni standard erano piovute dall’alto nel momento in cui Google aveva sospinto Buzz in Gmail senza le adeguate tutele.
Si tratta di una risposta importante da parte di Google a quanti hanno contestato Google Buzz fin dalla prima ora per il modo maldestro con cui è stato imposto all’utenza Gmail. Con queste nuove modifiche (dopo le precedenti già apportate sulla scia delle contestazioni scaturite a caldo) Google tende la mano all’utenza e tenta di ripartire da zero. La strada dei social network appare però ancora una volta in salita ed il feeling di Google con questo specifico settore sembra dimostrarsi ancora una volta appannato.