Per una volta, iPad fa parlare di sé non solo per i rumor sulle sue specifiche tecniche o per le agguerrite lotte con le società concorrenti. Questa volta il tablet di Cupertino sale agli onori della cronaca per aver ricevuto l’approvazione della comunità dei non vedenti statunitense, la National Federation of the Blind.
A differenza dei competitor quali Kindle, iPad si caratterizzerebbe per un attenzione elevata verso l’usabilità, pensata per garantire un facile utilizzo fra tutte le svariate tipologie d’utente. Grazie alla utility “Voice Over“, il tablet di Cupertino può essere rapidamente utilizzato anche dagli user con problemi di vista, arrivando dove altre società, forse per disinteresse, hanno fallito: l’introduzione dei ciechi al mondo degli ebook.
Come dichiarato dalla NFB, l’utilizzo di Kindle da parte di persone non vedenti è praticamente impossibile senza assistenza. Con iPad, invece, si può facilmente navigare fra le funzioni e avviare la lettura dei libri, senza la necessità dell’aiuto da parte di terzi. Si tratta di una funzione che, da diverso tempo, è presente di default su tutti i Mac: grazie a “Voice Over”, tutti i dispositivi targati mela possono comunicare vocalmente all’utente le varie funzioni.
Non è un caso, perciò, che sia NFB che l’American Council of the Blind abbiano stilato diversi esposti contro Amazon, responsabile di una carenza d’attenzione verso le necessità degli ipovedenti. Protesta che ha coinvolto diverse università statunitensi: la Syracuse University e l’University of Wisconsin hanno dichiarato di non voler acquistare modelli Kindle finché non presenteranno funzioni facilitate per i ciechi. Amazon ha promesso l’arrivo di un modello blind-friendly entro la fine dell’estate ma, per quella data, si pensa iPad avrà ormai ampiamente soddisfatto i bisogni di questa categoria di utenti.