Se il nuovo iPhone HD trovato da Gizmodo in un bar di Redwood City possa essere il frutto una storia vera o di una poco simpatica invenzione è probabilmente qualcosa che poco interessa, tutto sommato: storie di scoop e di anteprime, lotte intestine tra blog che si contendono lecitamente traffico e link sulla base di succose anticipazioni dal mondo dell’IT. Quel che conta è che le immagini ricavate sono qualcosa che sembra confermare il rumor: il prossimo iPhone potrebbe aver già fatto capolino, presentandosi differente nell’hardware e rinnovato nel software. Il tutto con modalità ben poco ortodosse, ma sicuramente efficaci.
La prima caratteristica che si nota è l’assenza delle forme tondeggianti delle versioni odierne del telefono: l’iPhone si fa più compatto e lineare, abbandonando il design precedente e confondendosi maggiormente con le linee della concorrenza. Una volta aperto, il device ha mostrato una componentistica interna firmata Apple, rivelandosi pertanto autentico. Tra le caratteristiche di maggior rilievo si notano un doppio microfono (utile probabilmente per l’eliminazione del rumore di fondo favorendo la qualità delle comunicazioni), presenza di doppio obiettivo fotografico con tanto di flash sul lato posteriore, schermo con definizione 960 × 640. Nessuna informazione disponibile circa la capacità di storage.
Una volta acceso, il telefonino sarebbe stato disattivato da remoto rendendo pertanto impraticabile ogni ulteriore accesso al software. Il tempo di notare iPhone 4.0 ed alcune nuove funzioni, poi il tutto è stato portato al black-out forzato. Dell’ipotetico prossimo iPhone HD, quindi, non rimane altro che qualche scatto confuso, una videorecensione a schermo spento e tante ipotesi:
Gizmodo avrebbe identificato e contattato l’originale proprietario dell’iPhone fotografato, il quale avrebbe confermato lo smarrimento. Trattasi di Gray Powell, 27enne, ingegnere Apple. E c’è una seconda conferma: a differenza del telefono, al momento il suo posto a Cupertino non sarebbe ancora andato perduto. Anche se la lettera minacciosa di Apple a Gizmodo non lascia preludere a nulla di buono.