A che punto si trova Google con lo sviluppo del nuovo sistema operativo Android 2.2 (nome in codice Froyo)? Stando a quanto riportato sulle pagine di Android and Me, sarebbero già iniziati i primi test pratici della piattaforma. L’indiscrezione si basa sulle statistiche di accesso raccolte dal servizio Google Analytics, secondo le quali negli ultimi giorni un numero sempre maggiore di dispositivi Android 2.2 avrebbe effettuato l’accesso alle pagine del sito.
Al contrario di quanto avvenuto in passato, Google ha deciso di mantenere riservate le notizie riguardanti le novità implementate nelle nuove versioni del suo S.O. e così è stato. Ad oggi sono ben poche le notizie certe in merito, ma con tutta probabilità se ne saprà di più in occasione della conferenza Google I/O, in programma per il prossimo 19 maggio.
Le migliorie più importanti introdotte da Android 2.2 dovrebbe andare a influire in modo positivo sulle performance dei dispositivi. Tra queste, si segnala la probabile adozione di un compilatore JIT (just-in-time) e la possibilità di gestire quantitativi extra di memoria RAM, come già avviene in alcune ROM non ufficiali. Anche il comparto grafico dovrebbe fare un significativo passo in avanti, con l’integrazione di API che consentiranno agli sviluppatori di accedere in modo completo alle librerie OpenGL ES 2.0.
Froyo potrebbe finalmente introdurre anche il tanto atteso supporto alla tecnologia Flash, correggere alcuni bug legati all’esecuzione delle applicazioni su dispositivi con risoluzione del display differenti e abilitare la ricezione delle trasmissioni radio FM su tutti i device compatibili.
Ultima novità, forse meno importante dal punto di vista funzionale ma che di certo gioverà all’estetica degli smartphone, riguarda la possibilità di adottare diverse colorazioni della trackball in base alle notifiche da mostrare all’utente, ovviamente laddove il telefono ne sia dotato.
Al momento non è dato a sapere quando Android 2.2 farà il suo debutto ufficiale, né quali saranno i primi dispositivi a ricevere l’update, anche se con tutta probabilità saranno i fortunati possessori di Nexus One e Motorola Droid (Milestone in Europa) a effettuare per primi il passaggio alla nuova piattaforma.