Nell’ultima trimestrale di cassa Apple ha messo a segno un buon risultato tornando a proiettare verso l’alto il valore delle proprie azioni. Nell’odierna comunicazione Microsoft, invece, i risultati sono stati buoni pur se leggermente al di sotto delle attese, ipotizzando per oggi un’apertura al ribasso. Questo andamento opposto rischia di determinare un sorpasso simbolico nel valore complessivo delle due aziende. Purché si accettino alcuni bislacchi calcoli che stanno facendo discutere in queste ore.
L’ipotesi è quella per cui Apple sia riuscita nello storico sorpasso su Microsoft in quanto a valore di capitalizzazione dell’intero gruppo. Il calcolo da effettuarsi è semplice: numero delle azioni disponibili moltiplicato per il valore delle azioni stesse. Ed è questo un calcolo che ha proposto inizialmente MarketWatch per dimostrare il teorema del sorpasso: Apple avrebbe raggiunto un valore di 241.5 miliardi di dollari, mentre Microsoft sarebbe ferma a 239.5 miliardi. Secondo Standards & Poor’s il gruppo leader rimarrebbe Exxon, oltre i 300 miliardi. Stando a questi dati Apple sarebbe il secondo gruppo al mondo in quanto a valore di capitalizzazione ed il sorpasso sui nemici di Redmond configurerebbe un passaggio di mano inevitabilmente significativo. Se non fosse che i calcoli MarketWatch si son rivelati inesatti.
A distanza di poche ore sono stati in molti a riproporre il dato ed il titolo ad effetto. In realtà, però, la stessa MarketWatch è dovuta tornare sui propri passi e sottolineare la parzialità dei numeri forniti ed il conseguente inesatto raffronto tra cifre disomogenee. I dati S&P, infatti, sarebbero basati su di un indice “float-adjusted” che valuta esclusivamente le azioni effettivamente disponibili sul mercato. Siccome Microsoft mette a disposizione soltanto l’87% del totale delle proprie azioni, quindi, il calcolo smonta il teorema ed il sorpasso rimane forse una prospettiva futura, ma non certo una realtà presente.
MSFT e AAPL dal 2009 ad oggi (by Google Finance)
A conti fatti, quindi, Apple si presenta oggi a Wall Street come il terzo gruppo di maggior capitalizzazione a quota 241,5 miliardi. Microsoft, per contro, si posiziona in seconda piazza a quota 275 miliardi. Apple, per ambire al sorpasso, dovrebbe riuscire a portare le proprie azioni oltre i 300 dollari. Se le due aziende dovessero ipoteticamente confermare il trend tenuto da inizio 2009 ad oggi, il sorpasso potrebbe avvenire entro un paio di anni. Un paio d’anni: più o meno un’era geologica sulla scala temporale dell’odierno mondo dell’innovazione tecnologica, un “medio periodo” per la scala temporale degli investitori di borsa, un futuro più o meno prossimo nella scala temporale degli investimenti di un qualsiasi consumatore.