Chissà cosa sta pensando Eric Schmidt, uscito da Apple a causa di Android ed ora pronto a festeggiare il grande sorpasso. Chissà cosa sta pensando Steve Jobs, fiero del proprio iPhone ed ora pronto ad incassare il colpo sbandierando tutti i “ma” ed i “però” che alleviano il rumore dei numeri. Perchè a parlare sono i numeri, e recitano una realtà inoppugnabile: per la prima volta negli Stati Uniti Android ha superato iPhone in termini di vendite.
I due mercati sono del tutto differenti, ognuno con i propri limiti ed i propri punti di forza, ma entrambi hanno ancora un nemico comune di fronte a sé. Nel primo trimestre del 2010, infatti, Research In Motion può festeggiare vendite pari al 36% del mercato complessivo degli smartphone, confermando così il brand Blackberry in testa alla classifica del settore. Segue Android, a quota 28%, il quale fa leva su una moltitudine di produttori e sulla vasta capacità di servizi e sviluppo propri della casa madre. iPhone si posizione a distanza, al 21%: chissà che i noti rumor legati alla nuova possibile versione non abbiano rallentato le vendite comportando così tanta attesa per il futuro quanto danni per il presente.
Samsung, Motorola ed LG si dividono fette di mercato sostanzialmente eguali. Il dato relativo ai sistemi operativi è però del tutto interessante poiché dimostra il grande lavoro che Google è riuscita a fare in pochi mesi, surclassando le vendite iPhone e lasciandosi alle spalle nomi quali Palm webOS o Windows Mobile senza alcuna difficoltà. Per questi ultimi due nomi, però, è prossimo il rilancio: entro la fine dell’anno su entrambi i poli si attendono grosse novità, a partire da Windows Phone 7 ed arrivando alle soluzioni WebOS su HP.
Dall’analisi NPD anche un invito ai carrier alla luce di un prevedibile ulteriore sviluppo del mercato: «I carrier continuano ad offrire prezzi appetibili per i device, ma dovranno presentare anche altre opzioni per il traffico dati al fine di attrarre un maggior numero di utenti in futuro».