Per una somma stimata di circa 90/100 milioni di dollari Yahoo ha fatto proprio il gruppo Associated Content, progetto editoriale che fa degli user generated content il proprio prodotto peculiare. Con questa acquisizione Yahoo moltiplica la propria forza editoriale, andando ben oltre l’attuale produzione in proprio e portando nel gruppo 380 mila utenti già oggi impegnati nel progetto acquisito.
L’intento Yahoo è chiaramente rivolto ad aumentare il numero dei contenuti in dote abbassandone al contempo il costo medio unitario: quel che non è possibile raggiungere in termini di qualità sarà possibile ottenerlo grazie al brand, e così facendo la moltiplicazione delle pagine potrà essere venduta a prezzi ragionevoli. Se il sillogismo funzionasse, Yahoo si troverebbe in mano un nuovo potenziale da portare sul mercato dell’advertising (ad oggi qualcosa come 30 milioni di visitatori unici al mese), ottimizzando così le risorse ed i valori propri dell’azienda. Conferma il CEO Yahoo, Carol Bartz: «La combinazione del nostro team editoriale con Associated Contents fa del tutto un qualcosa in grado di cambiare le regole del gioco. Assieme, creeremo molti più contenuti a proposito delle cose di cui ci prendiamo cura ed apriremo nuove e creative strade per gli inserzionisti […]. Questi sono aspetti importanti per costruire una coinvolgente esperienza su Yahoo ed uno dei motivi per cui siamo una delle più visitate destinazioni online».
Dopo anni di crescita, Associated Content aveva bisogno di trovare un modo per monetizzare l’importante struttura messa in piedi. Con Yahoo il motto “content is the king” ha trovato rinnovata valorizzazione ed ora gli utenti che collaborano con il progetto avranno la possibilità di portare le proprie creazioni sotto nuovo brand e probabilmente con moltiplicata eco. Yahoo da parte sua retribuirà ogni singolo contenuto prodotto sulla base di quelle che sono state fino ad oggi le regole Associated Content (ad oggi la pagina relativa alle retribuzioni è scomparsa, ma tra le FAQ si promette eventualmente un aumento delle cifre in virtù di una popolazione di lettori prevedibilmente in crescita; prima dell’accordo la cifra si aggirava attorno ai 5 dollari per singolo contenuto).
L’accordo tra le parti troverà inizialmente espressione esclusiva negli Stati Uniti. Nessun piano è stato comunicato, al momento, circa una possibile estensione del tutto a livello internazionale, ma ancora tra le FAQ è possibile carpire qualcosa di ulteriore: «aspettatevi nuove iniziative internazionali entro i prossimi mesi».