L’edizione 2010 della conferenza Google I/O, in scena nelle giornate di ieri e oggi presso il Moscone Center di San Francisco, sembra poter lasciare un segno indelebile nel processo di evoluzione del Web, tanto da dimostrare l’importanza dell’azienda nell’ambito della definizione di quelli che saranno gli standard su cui poggeranno i servizi Internet nel prossimo futuro.
Tra i vari argomenti trattati, anche le prospettive aperte dall’adozione delle nuove specifiche HTML 5, soprattutto per quanto riguarda la riproduzione dei contenuti multimediali. A tal proposito, Google propone il codec video open source VP8 (sviluppato dalla società acquisita di recente On2 Technologies) che, in accoppiata con la soluzione WebM, dovrebbe gettare le basi per la fruizione di contenuti come lo streaming dei filmati presenti su YouTube.
Opera e Mozilla hanno già manifestato l’intenzione di supportare questi nuovi standard, con l’immediato rilascio di versioni dei relativi browser destinate appositamente agli sviluppatori, mentre Microsoft ha parlato di una compatibilità con VP8 in Internet Explorer 9, ma non in modo nativo, richiedendo all’utente l’installazione separata del codec nel sistema operativo.
Al Google I/O c’è spazio anche per annunciare Chrome Web Store, un negozio virtuale di applicazioni e giochi da eseguire direttamente all’interno del browser che debutterà entro la fine dell’anno. Una nuova opportunità anche per i programmatori indipendenti, che potranno contare su un nuovo canale per la vendita e la distribuzione del proprio software.
La piattaforma Google App Engine, destinata al settore business, fornirà invece un ambiente utile alle realtà di tipo professionale, per la realizzazione di applicazioni basate su architettura cloud system, garantendo la piena compatibilità con Google Web Toolkit.
Buone nuove anche per i webmaster, che potranno contare sulla nuova API v3 per inserire le cartine prelevata dal servizio Google Maps all’interno dei propri siti Web, finalmente con la possibilità di integrare le immagini prelevate dal sempre più completo database Street View.
Un ultimo, ma non meno importante annuncio proveniente da San Francisco, riguarda l’apertura delle iscrizioni a Google Wave per chiunque desideri testare in prima persona la piattaforma. Fino a oggi, infatti, per accedervi era necessario disporre di un invito.