Internet Explorer 9 supporterà il codec video VP8

Internet Explorer 9 supporterà il codec video VP8

All’indomani del rilascio ufficiale, avvenuto nei padiglioni del Google I/O, di VP8, nuovo codec video open source messo a punto da On2 Technologies, azienda acquisita da Google nei mesi scorsi, Microsoft si pronuncia in merito all’intenzione di supportare la nuova soluzione in Internet Explorer 9, ma a patto che gli utenti abbiano installato il codec separatamente all’interno del sistema operativo Windows.

La prossima iterazione del browser made in Redmond, quindi, garantirà la riproduzione dei video in formato VP8, così come per il H.264, ma non in modo nativo e alle sue condizioni.

Ad ufficializzarlo è Dean Hachamovitch, Internet Explorer General Manager, in un post comparso sul blog ufficiale della società, dal quale preleviamo un estratto:

Nell’ottica di aderire alle specifiche HTML 5, IE9 supporterà i formati multimediali H.264 e VP8, ma gli utenti dovranno installare l’apposito codec in Windows.

Vogliamo essere chiari a proposito delle nostre intenzioni nel supportare appieno i linguaggi di markup che stanno prendendo piede sul Web, ma in un modo che possa anche garantire la piena sicurezza.

Nel frattempo, puntando l’attenzione sulla più diretta concorrenza, sia Mozilla che Opera hanno già rilasciato versioni dei rispettivi browser, appositamente destinate agli sviluppatori, capaci di garantire il supporto allo standard VP8. Apple, invece, non si è pronunciata in merito alla sua posizione per quanto riguarda Safari.

Tra le altre novità presentate al Google I/O, al quale stanno partecipando oltre 5.000 programmatori, vanno citate le soluzioni per il settore professionale messe a disposizione dal Google App Engine, il Chrome Web Store, che spalancherà le porte alla possibilità scaricare o acquistare applicazioni e giochi da eseguire direttamente all’interno del browser, la nuova API v3 per Google Maps con supporto alle immagini Street View e la possibilità per chiunque di testare con mano la piattaforma Google Wave, fino ad oggi accessibile solo mediante invito.

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