La maggior attenzione degli utenti circa l’effettiva velocità di connessione offerta dagli operatori (che troppo spesso si discosta da quella reale) si sta riflettendo positivamente nei contratti, che finalmente cominciano a prevedere una banda minima garantita per iscritto. Finora i più furbi si sono appellati a diciture del tipo “la velocità massima dipende dalla saturazione della rete” e via dicendo ma ultimamente sembra che qualcosa stia per cambiare.
I più corretti da questo punto di vista sono SiAdsl che per la sua offerta 7 mega garantisce almeno 1 Mbps, Teleunit con 16 kbit/s garantiti (poco, ma meglio di niente) e oggi si aggiunge anche Vodafone che arriva a garantire 2,1 Mbps per la sua offerta denominata Adsl Flat Ovunque.
Quest’ultima offerta prevede connessione a 7 Mbps 24 ore su 24, telefonate gratuite da cellulare verso i numeri Vodafone e senza scatto alla risposta fino a fine anno, telefonate da casa verso i fissi gratuite con scatto alla risposta di 16 centesimi. I minuti compresi nell’offerta sono limitati a 1000 per i cellulari e 3000 per i fissi. Il costo mensile dell’offerta è di 34 ? (prezzi diversificati nel caso di attivazione di nuova linea o portabilità).
Si tratta di un passo avanti per migliorare e assicurare più diritti ai consumatori. Nonostante l’apprezzato miglioramento contrattuale, occorre però prestare attenzione ad altre clausole importanti. La stessa offerta Vodafone sopracitata, per esempio, impone delle limitazioni per il file sharing e applicazioni peer to peer. In situazioni di picco infatti l’operatore si riserva la facoltà di limitare il traffico interessato ad appena 64 Kbps. Se da una parte un passo in avanti c’è stato, molto ancora è da fare. Voi che ne pensate?